"Crocetta rispetti le regole | Revochi i trasferimenti" - Live Sicilia

“Crocetta rispetti le regole | Revochi i trasferimenti”

Il segretario generale dei Cobas Codir, Dario Matranga

I sindacati sulle rotazioni al Turismo: "D'accordo con la rivoluzione della macchina amministrativa. Ma non può essere lasciato il sospetto che si tratti di operazioni di propaganda affidate all’improvvisazione o al gradimento personale o meno di un lavoratore da parte del dirigente generale di turno".

COBAS CODIR e SADIRS
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PALERMO – “Apprendiamo con vero stupore che, in data odierna, anche il dipartimento regionale al Turismo – nonostante le direttive impartite dall’assessore alla Funzione pubblica Patrizia Valenti, nonostante le norme contrattuali vigenti e nonostante il dialogo sul tema avviato con le organizzazioni sindacali – abbia dato il via a una nuova operazione-choc di rotazione del personale”. La dichiarazione è dei sindacati Cobas Codir e Sadirs.

“Ribadiamo – prosegue la nota – la nostra totale condivisione sulla necessità di una rivoluzione della macchina amministrativa e riteniamo che i fatti denunciati alla stampa, anche in questo caso, dal presidente della Regione siano così gravi che vadano portati nelle opportune sedi giudiziarie penali, nell’ambito delle quali Cobas/Codir e Sadirs si costituirebbero parte civile contro eventuali dipendenti infedeli, a tutela dell’immagine e dell’onorabilità di tutti i lavoratori regionali.

Ma ribadiamo, con vigore, – puntualizzano i sindacati – anche la necessità del rispetto delle regole contrattuali, ovvero delle leggi che disciplinano le procedure di trasferimento del personale, per cui non può essere lasciato il sospetto che si tratti di operazioni di propaganda affidate all’improvvisazione, al sentito dire, o peggio al gradimento personale o meno di un lavoratore da parte del dirigente generale di turno. Pertanto, a causa di quest’ulteriore grave violazione delle relazioni sindacali, Cobas/Codir e Sadirs hanno già dato mandato ai propri legali di intraprendere tutte le azioni legali di rito per chiedere l’annullamento delle procedure oggi annunciate, nonché – concludono – quelle già poste in essere (nei giorni scorsi) presso i dipartimenti regionali Formazione e Ambiente”.


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