PALERMO – Non hanno resistito alle pulsioni sessuali. Volevano fare l’amore, subito e in macchina. E lo hanno fatto senza pensarci su. Soddisfatti lo erano, ma adesso sono anche indagati. O meglio, vicini alla richiesta di rinvio a giudizio.
Per loro l’accusa è atti osceni in luogo pubblico. Va bene soddisfare gli istinti, ma la faccenda si complica se il tutto avviene in automobile, in una strada trafficata di Palermo e alle sei del pomeriggio.
Protagonista è una coppia di cinquantenni, sorpresi in via Messina Marine, che certamente non è una una strada appartata. La coppia avrebbe potuto evitare di finire sotto inchiesta se solo fosse stata attenta ai dettami della Corte di Cassazione. Tra le prescrizioni sancite dai supremi giudici, infatti, c’è l’adozione delle cautele per impedire di essere visti. Ad esempio quella di appannare i vetri o coprirli di giornali.
Niente di tutto questo fu messo in atto in un pomeriggio di pochi mesi fa in via Messina Marine. Lo spettacolo era fin troppo visibile ai passanti. E i curiosi non sono mancati. Da qui l’intervento delle forze dell’ordine e l’apertura di un’inchiesta. Non è dato sapere cosa abbia spinto i due coniugi ad assecondare il raptus. Forse la presenza massiccia e costante di tanti figli in casa. Di sicuro non si sono scomposti quando è stato chiesto loro di mostrare i documenti per l’identificazione. Adesso rischiano il processo. Come dire, soddisfatti e indagati.
