Pua, maggioranza divisa sul Piano |Votazione rimandata a oggi - Live Sicilia

Pua, maggioranza divisa sul Piano |Votazione rimandata a oggi

La battaglia sembra essere solo agli inizi, anche se per forza di cose non potrà che essere un blitzkrieg, una guerra lampo. Il tempo per votare è infatti limitato e, nel caso in cui l'aula non si esprimesse, si procederà per silenzio assenso.

CATANIA – Un voto affatto scontato. Tanto che è stato rimandato a oggi. Sulla delibera relativa al PUA, il Piano urbanistico attuativo Catania Sud, passato alle cronache come il progetto Stella Polare, in particolare sulla risposta ai rilievi del comitato regionale urbanistica (Cru), è infatti mancato il numero legale e la votazione è rimandata, si spera, a oggi. Una strategia messa in atto dalla maggioranza, evidentemente non compatta nel dare parere favorevole alla delibera presentata dall’Assessore all’Urbanistica, Salvo Di Salvo, per portare a casa un atto difficile sul quale non c’è un’unica visione. Il Megafono, che si è astenuto sulla pregiudiziale del capogruppo Pd Giovanni D’Avola (i componenti, forse richiamati, sono corsi in aula trafelati per pigiare il bottone) e i rappresentati di Articolo 4 – tra cui il presidente della commissione urbanistica, Rosario Gelsomino – sembravano più propensi ad accettare quanto proposto dal capogruppo dell’opposizione, Manlio Messina, che dall’amministrazione.

Per l’esponente di Area popolare, infatti, non ha senso votare la delibera dell’amministrazione, dato il voto precedente, dell’aprile 2013, sul quale si era espresso favorevolmente lui e la maggioranza di allora. “Non possiamo farci prevaricare nelle nostre funzioni – ha detto Messina, in riferimento ad alcuni dei rilievi mossi dal Cru e sul fatto che, su alcuni punti, solo il Consiglio potrebbe esprimersi. Non si capisce – prosegue – il principio che spinge il Comitato regionale a dare pareri su argomenti di esclusiva pertinenza dell’assemblea cittadina”.

A difendere la bontà dell’atto è stato l’assessore Di Salvo che, però, sembra avere il nemico in casa. Dei pochissimi emendamenti presentati, e che verranno esaminati oggi, infatti, quello che di fatto stravolge il parere del Cru, riportando quasi la delibera alle origini, è quello firmato da un esponente della maggioranza, il presidente della commissione urbanistica Gelsomino.

Insomma, la battaglia sembra essere solo agli inizi, anche se per forza di cose non potrà che essere un blitzkrieg, una guerra lampo. Il tempo per votare è limitato e, se il Consiglio non si esprimerà entro pochi giorni, i rilievi verranno approvati per silenzio assenso. Con una “trappola”, pero’. Insieme alla delibera relativa al PUA è arrivata in aula anche la richiesta da parte della società Palaghiaccio, di cambiare destinazione d’uso all’edificio, da sportivo ricreativo in commerciale. Non votare il primo atto potrebbe riservare qualche sorpresa non gradita dalla città. Come la possibilità che nasca un nuovo, l’ennesimo, centro commerciale.

 

 

 


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