Il Movimento 5 stelle ci riprova | Mozione di sfiducia a Crocetta - Live Sicilia

Il Movimento 5 stelle ci riprova | Mozione di sfiducia a Crocetta

E' la terza in tre anni di legislatura, le prime due andate a vuoto con la maggioranza che in extremis riuscì a ricompattarsi di fronte allo spettro di elezioni anticipate: "Il governo regionale è ben oltre la farsa". Falcone: "Giunta nel caos, il governo nazionale snobba la Sicilia". Orlando: "Da un anno e mezzo in Sicilia non c'è più una Regione".

PALERMO – Mozione di sfiducia del M5s al governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. E’ la terza in tre anni di legislatura, le prime due andate a vuoto con la maggioranza che in extremis riuscì a ricompattarsi di fronte allo spettro di elezioni anticipate. Adesso i pentastellati ci riprovano, nel pieno del caos interno al Pd, sempre più spaccato tra renziani e area di sinistra, e col Crocetta quater, nato qualche giorni fa, già in agonia proprio per le forti tensioni tra i Dem.

“Tutti i limiti sono stati oltrepassati, siamo ben oltre la farsa da tempo – dicono i una nota i deputati regionali pentastellati -. I fatti dicono che il Crocetta-quater è morto già in culla, soffocato da infinite polemiche e liti, alimentate dalla smisurata voglia di poltrone delle mille anime della squinternata e inconcludente maggioranza. Il Movimento 5 stelle cercherà di scrivere la parola fine al peggiore governo della storia della Sicilia, presentando la sfiducia a Crocetta”. I particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa, martedì prossimo alle 11 all’Ars.  


“Lancio un appello a coloro che vogliono che Crocetta lasci la poltrona: attiviamoci affinché ciò diventi realtà. Iniziamo a firmare una mozione di sfiducia al presidente della Regione”. A dirlo è il deputato del Pds-Mpa all’Ars, Giovanni Greco. “Crocetta non ha mai rispettato il mandato per il quale è stato chiamato, – prosegue – anzi ha solo danneggiato la Sicilia. Per anni ha parlato di rivoluzione ma è stato impegnato a cercare alleati e a tacere sui problemi veri dell’Isola. Ha calpestato i bisogni dei cittadini e i loro diritti. Ne è un esempio la sua rinuncia agli effetti della sentenza della Consulta che ha riconosciuto all’Isola il diritto di incassare le imposte legate alle accise su energia e carburanti. Solo in questo caso, sono stati regalati a Roma più di 400 milioni”. “Proprio lo stesso presidente della Regione continua a elemosinare al governo nazionale i fondi per l’Isola. In tre anni – osserva – Crocetta ha mandato via una quarantina di assessori, intervallati da un continuo aprirsi e chiudersi di attese, tempi morti e nodi da sciogliere. Da Battiato a Zichichi. Personaggioni che avrebbero dovuto portare una ventata di aria nuova, ma ad oggi i siciliani sentono solo puzza di stantio nell’aria. Un notevole spreco di fondi pubblici e uno stallo della macchina burocratica. Soldi pubblici spesi anche per le spese legali. Centinaia di migliaia di euro spesi dai Siciliani solo per assistere al teatrino della politica”.

*Aggiornamento ore 16.06
“Da un anno e mezzo in Sicilia non c’è più una Regione”. Lo ha detto il sindaco di Palermo e presidente dell’Anci in Sicilia Leoluca Orlando, parlando con i cronisti a margine di un’iniziativa a Palermo delle fibrillazione nella maggioranza che sostiene il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, e delle voci su un possibile rimpasto, a pochi giorni dalla nascita del nuovo esecutivo.

“La Sicilia sempre più in balia di se stessa. Mentre il governo nazionale rinvia il tavolo sul riconoscimento delle risorse da assegnare alla nostra Isola, il quarto governo Crocetta è già in fibrillazione, con cinque assessori che propongono un atto di sfida al governatore. Una scena tra il surreale e il farsesco, nella quale si inserisce il presidente Ardizzone con affermazioni di pura facciata. La questione è una sola: la Sicilia è diventata ormai ostaggio dell’irresponsabilità dei partiti di governo, PD e UDC, senza dimenticare il Nuovo Centrodestra nel suo ruolo di stampella. Forza Italia chiede a questa politica pasticciata ed estremamente dannosa di farsi da parte”. Lo dichiara Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars.


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