"Grazie a Filippo Raciti" - Live Sicilia

“Grazie a Filippo Raciti”

Cerimonia al Comune con il capo della Polizia. Fabiana Raciti: "La morte di mio padre non deve essere dimenticata".

le parole di Gabrielli
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CATANIA – “Chi muore per affermare un valore non muore mai”. Le parole del capo della Polizia Franco Gabrielli risuonano nella splendida sala di Palazzo degli Elefanti, questa mattina in gran spolvero per la cerimonia dedicata al decennale della morte dell’Ispettore Filippo Raciti. Un seconda data per poter celebrare l’anniversario alla presenza di Gabrielli. Il 2 febbraio infatti il Capo della polizia non poteva essere a Catania. “Grazie per questo appuntamento che mi ha consentito di onorare un impegno che avevo preso e a cui tenevo particolarmente”, afferma.

da sx Cardona, Riccio, Gabrielli

“Grazie a Filippo Raciti”. Una frase quella di Franco Gabrielli che forse sintetizza tutta la forza di una giornata che non deve andare oltre “le liturgie e delle cerimonie”. Il decennale della morte del poliziotto catanese negli scontri allo stadio Angelo Massimino durante il derby Catania – Palermo non è un “anniversario qualsiasi”. Perché da quel giorno “molte persone hanno iniziato una battaglia di civiltà ricordando il nome di Raciti”. Ma “la violenza legata alle manifestazioni sportive esiste ancora” – evidenzia Gabrielli. Violenza e sport, “è una bestemmia” mettere queste due parole insieme secondo il capo della polizia. Qualcosa è cambiato, ma il cambiamento secondo il Prefetto deve essere culturale: “Gli strumenti servono, le tecniche servono ma il percorso rimane ancora molto, troppo, significativamente lungo”.

da sx Scalia, Zuccaro, Patane, genitori e sorella di Raciti

Non manca nessuno alla cerimonia che si è svolta al Palazzo degli Elefanti. Accanto a Gabrielli il Questore Marcello Cardona e il Sindaco Enzo Bianco, mentre nelle prime file è seduto il Pg Salvatore Scalia, il procuratore Carmelo Zuccaro, la nuova Prefetta Silvana Riccio, la presidente del Consiglio Comunale Francesca Raciti accanto alla vedova di Filippo Raciti. Marisa Grasso è insieme alla figlia Fabiana, molto diversa da quella bimba che abbiamo imparato a conoscere in quel Pontificale di Sant’Agata del 2007 trasformato nei funerali del poliziotto. Brillano gli occhi di Fabiana quando dichiara: “La morte di mio padre non deve essere dimenticata”.

a sx la figlia Fabiana e la vedova Raciti

Il sindaco di Catania Enzo Bianco ha consegnato una pergamena alla vedova Raciti. Un segno per “ricordare un figlio illustre della nostra terra”, dice. Un momento che vuole rappresentare idealmente “l’abbraccio di Catania” verso la famiglia del poliziotto scomparso dieci anni fa. “Aver visto il Capo della Polizia ricordare insieme al sindaco di Catania il grande sacrificio di mio marito e intraprendere un discorso di rieducazione alla legalità contro la cultura della violenza non può che fare piacere e far nascere la speranza che le cose cambino”-  afferma Marisa Grasso, commentando anche la notizia degli incontri di legalità annunciati dal sindaco durante la cerimonia. “Educare alla memoria – aggiunge – non è semplice, non e’ facile, soprattutto nella città che ha insultato la società civile con la violenza”.

 

 

 

 

 


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