PALERMO – “Siamo un’avanguardia, che guarda oltre le divisioni tra destra e sinistra”. Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco di Palermo, parla alla platea di un cinema del centro presentando le sue idee per la città, e ribadisce più volte di non essere interessato alle divisioni figlie delle tradizionali categorie della politica. Spiega di volere essere valutato “solo sul programma” amministrativo di una città che, a suo dire, “è in una situazione catastrofica”. E ancora: “Io non ho fatto quello che in tanti avrebbero fatto: io non ho cambiato casacca, io mi sono dimesso il 19 luglio 2015”, facendo riferimento all’addio allo scranno di deputato regionale.
“Le forze che voteremo oggi non sono quelle che ci saranno alle prossime elezioni politiche, siamo di fronte a una decomposizione della politica e dobbiamo attrezzarci”, dice Ferrandelli che continua sottolineando la necessità di “superare” le consuete divisioni tra destra e sinistra: “Prendete Tsipras in Grecia o Macron in Francia, persone che vanno oltre le barriere ideologiche per raggiungere il bene comune. Loro sono gli esempi a cui ispirarci”. Ferrandelli non vuole sentire parlare di accordi politici, senza che prima si sia discusso e accettato il suo programma. “L’ho concertato con i cittadini – dice – ed è solo su questo che verrò misurato e che baserò i miei incontri sul territorio”.
Ferrandelli passa quindi a parlare della situazione amministrativa di Palermo, illustrando con alcune slide la situazione dei conti di Palazzo delle Aquile: “Chi si appresta a governare una città come questa deve dire ai propri cittadini che c’è una situazione catastrofica – sottolinea -. Quando si tratta di togliere le macerie, tutte le mani sono buone”. Il riferimento, mai esplicitato, è alla decisione di Forza Italia, Cantiere popolare, Udc e pezzi di centrodestra di sostenerlo nella corsa alla carica più alta in città. Ferrandelli prosegue distribuendo stoccate all’attuale amministrazione, che sarebbe colpevole di un mancato ascolto dei cittadini: “Quando quattromila palermitani scendono in piazza contro la Ztl non puoi archiviare la vicenda come fossero dei delinquenti. Questa è criminalizzazione del dissenso. Cercare lo scontro con i cittadini – sostiene ancora Ferrandelli – serve solo a umiliarli”.
Poi la conclusione dell’intervento illustrando la sua idea di città, basata sull’efficienza energetica, sull’apertura di spazi verdi, su una maggiore integrazione tra trasporto pubblico e privato e sulla collaborazione con i privati per incoraggiare l’imprenditoria locale e le startup. “Un programma basato su cose che si possono fare” conclude. Per questo, prosegue il candidato sindaco, nell’accogliere tra i suoi sostenitori il Centro democratico di Bruno Tabacci e alcuni “grillini delusi” non è preoccupato del conto che gli alleati potrebbero presentare: L’unico conto da pagare è questo programma. È una lista della spesa, ed è l’unica cosa di cui voglio parlare”.
A margine della manifestazione, Ferrandelli ha anche chiarito la sua posizione nell’inchiesta per voto di scambio che lo ha visto indagato dalla Procura di Palermo, per fatti risalenti al 2012: “Ci siamo lasciati tutto alle spalle, abbiamo chiarito quello che c’era da chiarire e oggi siamo più speranzosi e più convinti che i coraggiosi siano di più dei paurosi”. Intanto, incassa il sostegno di Rete Civica Nazionale: “La nostra lista per le amministrative sarà contraddistinta, con il simbolo – ha spiegato Angelo Todaro, fondatore di Rcn – noi crediamo fermamente al programma di Ferrandelli, perché è ora che il futuro di Palermo torni nelle mani dei palermitani”.
