Centro trapianti, torna il sereno | Rientrate le dimissioni di Piazza - Live Sicilia

Centro trapianti, torna il sereno | Rientrate le dimissioni di Piazza

L'assessore Razza e la coordinatrice del Crt insieme alla presentazione del Centro trapianto utero

PALERMO – Torna il sereno al Centro regionale trapianti. Dopo la lettera di dimissioni firmata nelle scorse settimane dalla coordinatrice Bruna Piazza, svelata da Livesicilia, questa mattina la conferenza stampa convocata per raccontare lo stato dell’arte sui trapianti nell’Isola ha visto gomito a gomito l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e la stessa direttrice. Rientrate, dunque, le dimissioni di Piazza anche alla luce del decreto firmato da Razza, che ridisegna il modello organizzativo del Centro “favorendo” la sua integrazione all’interno dell’Arnas Civico, e l’emanazione dei bandi per garantire le attività dei lavoratori del Centro. Tutto questo nell’attesa della riforma del sistema regionale dell’emergenza, a cui il governo intende mettere mano con un ddl. Il via libera ai bandi da parte dell’Arnas Civico per i contratti di collaborazione dovrebbe garantire al personale del Crt la continuità lavorativa, in attesa della agognata stabilizzazione. Si tratta di un informatico, un biologo, un chimico farmaceutico e 15 psicologi.

Nell’incontro con la stampa Razza ha esaminato i dati sulla donazione di organi, che registrano un calo nel secondo trimestre del 2018, e le misure ideate dall’assessorato di piazza Ottavio Ziino per invertire la rotta. I numeri nel secondo trimestre del 2018 sono negativi. Un dato su tutti: ad oggi risultano 25 i donatori del 2018, mentre nello stesso periodo del 2017 erano stati 45. Piazza ha spiegato che il calo “è verosimilmente imputabile a criticità logistiche transitorie, certamente – ha aggiunto –  non al venir meno delle competenze dato che, nel 2017, la rete trapianti della Sicilia ha chiaramente dimostrato le potenzialità e le professionalità della nostra regione. Il costante supporto dell’assessorato – ha continuato – è di grande aiuto alla rete al fine di consentire un’inversione del trend per raggiungere i traguardi prefissati”.

Cielo più sereno, dunque all’orizzonte. Il decreto di riorganizzazione firmato da Razza fissa dei paletti più stringenti anche per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse che transiteranno attraverso l’Arnas Civico: saranno vincolate alla gestione del Centro. “Senza donazioni non esiste trapianto”, le parole di Razza tese a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. “Voglio ricordare che anche in un momento difficile come quello della perdita di una persona cara – ha aggiunto – si ha la possibilità di compiere uno degli atti più belli: salvare un’altra vita”. 

L’assessorato, inoltre, presto darà vita a una campagna di comunicazione per la sensibilizzazione sul tema dei trapianti. Rispetto, ad esempio, alla possibilità di espressione nelle carte di identità elettroniche della volontà di donare gli organi, Razza ha specificato: “Abbiamo bisogno della collaborazione dei Comuni perché gli ufficiali dell’anagrafe sappiano trattare il tema con crescente efficacia”.

E intanto, anche i dati sui trapianti nel 2018 registrano una flessione. Nei primi sei mesi dell’anno sono stati 71 a fronte dei 120 praticati nello stesso periodo del 2017. Questo però non scalfisce la capacità della Sicilia di essere autosufficiente e di non avere bisogno di organi provenienti da altre regioni. “La Sicilia – ha sottolineato Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti – è l’unica regione a non avere mobilità passiva. Questo è il segno dell’importante patrimonio del sistema siciliano. ​ Adesso gli obiettivi sono lo sviluppo del trapianto di rene da vivente, il potenziamento delle donazioni a cuore aperto una volta intervenuta la morte del donatore e, infine, lo sviluppo di tecniche innovative di cura dell’organo donato prima dell’impianto”.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per condividere una buona notizia. Presto a Catania si avvierà il primo centro in Italia e il terzo centro in Europa per il trapianto dell’utero. La pratica è stata definita e curata dagli ospedali Policlinico e Cannizzaro e dai loro medici Pierfrancesco Veroux e Paolo Scollo. Questo intervento innovativo sarà rivolto alle donne fra i 18 e i 40 anni e darà la possibilità alle donne di intraprendere una gravidanza.


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