Berlusconi e la "porcheria", un audio fa gridare al golpe - Live Sicilia

Berlusconi e la “porcheria”| Quei dubbi sulla condanna

Forza Italia ora parla di colpo di Stato.

«Berlusconi deve essere condannato a priori perché è un mascalzone», «ha subito una grave ingiustizia». Le parole sono udibili in un’intercettazione ambientale – anticipata dal quotidiano il Riformista e trasmessa nella trasmissione televisiva Quarta Repubblica – e riaccendono la polemica sulla vicenda dei diritti tv Mediaset. Quel processo si concluse nel 2013 in Cassazione con la condanna del Cavaliere per frode fiscale. Ma uno dei giudici chiamati a decidere, Amedeo Franco, avrebbe definito quella sentenza «una porcheria» che era stata «guidata dall’alto». Le dichiarazioni risalgono ad un incontro tra lo stesso Silvio Berlusconi e Franco. Il file audio è stato inviato dagli avvocati di Berlusconi alla Corte europea di Strasburgo insieme a una recente sentenza del tribunale di Milano che offrirebbe una ricostruzione del caso opposta a quella che portò alla condanna in sede penale. Per i giudici penali, infatti, Mediaset aveva gonfiato i prezzi dei film americani che passavano sulle sue reti attraverso un meccanismo che «produceva effetti (illeciti) di riduzione fiscale per le aziende» dell’orbita berlusconiana. Lo schema si basava su una sorta di un «socio occulto», il mediatore Farouk «Frank» Agrama. Ma in una recente sentenza del Tribunale di Milano, il giudice Damiano Spera, rigettando la richiesta di danni di Reti Televisive Italiane (il gruppo di Mediaset), scrive che la mediazione di Agrama non era fittizia e i contratti erano effettivi. Berlusconi a seguito di quella sentenza decadde e non fu più candidabile. «Ma chi è che dall’alto ha deciso che la Cassazione doveva condannare Berlusconi? – domanda ora Antonio Tajani di Forza Italia -Chi era il regista del complotto che ha cambiato la storia della politica italiana degli ultimi anni? Un vero colpo di Stato giudiziario».

«E’ stata una pessima serata per l’Italia quella di ieri quando è stato possibile ascoltare dalla voce del giudice Franco che la democrazia è stata calpestata e i fatti alterati al solo fine di attaccare strumentalmente e mettere giudiziariamente “fuori gioco” Silvio Berlusconi. Solo adesso, dopo sette anni, emerge finalmente la verità che noi di Forza Italia abbiamo gridato e siamo stati accusati di essere eversivi perché denunciavamo una strategia politico-giudiziaria contro Berlusconi». È il commento di Stefania Prestigiacomo, deputata di Forza Italia. «Ai danni del presidente Berlusconi e delle istituzioni del nostro paese è stato ordito un golpe. La storia è stata manipolata e distorta e un leader è stato “abbattuto” politicamente con una sentenza ingiusta e pilotata per sbarazzarsi di un avversario che nelle urne gli italiani continuavano a preferire», aggiunge la politica siracusana, che parla di momento di “pubblica vergogna”.

Matteo Salvini dice che è il momento di una riforma della giustizia, richiesta di “chiarezza” anche da Matteo Renzi.

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