Vaccini, varianti e zone rosse: il bilancio del Covid in Sicilia

Vaccini, varianti e zone rosse: il bilancio del Covid in Sicilia

Un imperativo: vaccinare tutti. Ma preoccupano le nuove varianti scoperte.
IL PUNTO SULLA PANDEMIA
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PALERMO- A che punto è la notte del Covid in Sicilia? Siamo all’ennesimo incrocio cruciale: da una parte i vaccini, dall’altra le varianti. E un imperativo: vaccinare, vaccinare, vaccinare tutti.

La corsa al vaccino in Sicilia

Bisogna correre per mettersi al riparo. Ieri sono state oltre ventimila le somministrazioni: un dato parziale, fornito all’ora di cena. “Nello specifico – spiega una nota della Regione – sino alle 20.30, sono state già inoculate 20.231 dosi: 14.116 Pfizer, 631 Moderna e 5.484 AstraZeneca. LiveSicilia può aggiungere che cinquemila somministrazioni sono state effettuate a Palermo, tremila soltanto nell’hub della Fiera del Mediterraneo. A prescindere dai numeri, è confortante constatare quanto sia stata compresa l’importanza della vaccinazione. Secondo i dati del ministero, aggiornati a ieri sera, in Sicilia sono state distribuite 649.767 dosi su 778.525.

La variante nigeriana

C’è poi il problema delle varianti. Come ha scritto il nostro Riccardo Lo Verso: “I casi di variante nigeriana del Covid scoperti in Sicilia sono tre. A quello individuato nei giorni scorsi a Messina se ne sono aggiunti due scoperti al Policlinico di Palermo, dove ha sede il laboratorio di riferimento regionale per l’analisi dei tamponi. Sono due giovani migranti sbarcati a Lampedusa. Uno è stato ricoverato a Palermo, mentre il secondo è asintomatico. Sono subito scattate le procedure di isolamento I due casi si aggiungono al sedicenne del Policlinico di Messina originario della Guinea”.

Varianti e vaccini

I vaccini in circolazione ci proteggono dalla variante nigeriana o da altre che potrebbero manifestarsi? Lo abbiamo chiesto al professore Antonio Cascio, infettivologo. Ecco la risposta: “E’ probabile che comunque anche i vaccini per ora in circolazione siano efficaci, nel senso che daranno una certa dose di protezione sui sintomi”. QUI si può approfondire, leggendo l’intervista completa.

Contagi e zone rosse

 Il bollettino siciliano delle ultime ventiquattro ore ha conteggiato 751 nuovi positivi al Covid19 su 24.979 tamponi processati, con una incidenza di positivi di poco superiore al 3.0%, in diminuzione rispetto al giorno precedente. La regione resta nona per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono state 20 nelle ultime 24 ore: per un totale di 4.471. Ecco tutti i dati.

Le nuove zone rosse

Sempre ieri, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha firmato l’ordinanza che istituisce quattro nuove “zone rosse”. Si tratta dei comuni di Ribera (Agrigento), Serradifalco (Caltanissetta), Trabia, nel Palermitano e Santa Maria di Licodia, in provincia di Catania. L’ordinanza entrerà in vigore giovedì 25 marzo e sarà valida fino al 6 aprile compreso. Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, è stato richiesto dai sindaci delle quattro città e si è reso necessario a causa di un repentino aumento dei contagi.

Vaccinare, vaccinare, vaccinare

Non si scappa: bisogna vaccinare, vaccinare e vaccinare. Tanti medici sono impegnati dalla mattina alla sera. Il dottore Roberto Garofalo, ospite di questo giornale con la sua penna sensibile, ha scritto in un racconto che trovate in un’altra sezione, descrivendo la sua esperienza di vaccinatore nel weekend in Fiera: “Uscendo di sera tardi, qualcuno mi ha detto che ‘oggi abbiamo superato 3.000’. Un pensiero positivo ha attraversato la mia mente, a quel punto, anche se la pioggia non ha cessato un attimo. Alzando lo sguardo, il Castello era sempre lì, le luci offuscate ancora da un velo di nebbia. Ho provato ancora una volta ad ascoltarlo, come tanti anni fa; giurerei di averlo sentito ripetere che un’altra estate arriverà. Un’altra estate siciliana. Forse felice”. Vale la pena di credergli.


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