PALERMO – Armi pronte a sparare, una piantagione di marijuana e un mattatoio clandestino. Neppure la pandemia ha fermato l’attività illecita di una famiglia che viveva in una villa nel rione Cep-Borgonuovo.
I carabinieri della Compagnia di San Lorenzo hanno arrestato sette persone, tra cui padre, madre e due figli. Sono accusati di detenzione e porto abusivo di armi, ricettazione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
I nomi degli arrestati
Si tratta di Alessandro Bologna, 54 anni, i figli Enrico e Salvatore di 28 e 19 anni, la moglie Maria Antonietta Taormina, 53 anni, 67, Alessandro Cannarozzo, 32 anni, Domenico Caruso, 28 anni, e Giuseppe Fasulo di 53.
L’inchiesta della Procura della Repubblica si è svolta fra tra marzo e giugno 2020 nel pieno della prima ondata Covid. Ci sono ancora delle perquisizioni in corso, a Palermo ma anche a Marsala.
Il deposito di armi e munizioni era stato ricavato tra le sterpaglie accanto alla villa che si trova in Fondo Gallo. C’erano cinque armi pronte a fare fuoco, tra cui un fucile semiautomatico Beretta CX4 “Storm”, due pistole e diverse munizioni.
La droga
A completare il quadro di illegalità una piantagione di marijuana, coltivata allacciandosi abusivamente alla rete elettrica per alimentare il bunker acanto alla porcilaia.
Il mattatoio
E nella porcilaia i carabinieri forestali, che hanno partecipato all’irruzione, hanno trovato un macello abusivo dove venivano illegalmente abbattuti e lavorati i maiali. Un macello che aveva parecchi clienti: in una cella frigorifera c’era un quintale di carne in attesa di essere consegnata.
“L’operazione è un segnale di attenzione verso un quartiere tornato purtroppo alla ribalta delle cronache in seguito all’incendio doloso all’asilo Peter Pan di inizio gennaio – si legge in una nota dei militari – ed una risposta forte che mette in evidenza l’impegno da sempre profuso dall’Arma dei Carabinieri in una realtà difficile, che mostra quotidianamente il bisogno di riscattarsi”.