Mafia, scatta il blitz a Tommaso Natale: arresti, tutti i NOMI - Live Sicilia

Mafia, scatta il blitz a Tommaso Natale: arresti, tutti i NOMI

Indagini del nucleo investigativo dei carabinieri. Tutti i particolari in aggiornamento

PALERMO – Altra notte di arresti a Palermo. Stavolta viene colpito il mandamento di Tommaso Natale. Sette persone finiscono in carcere e uno ai domiciliari. LEGGI I DIAMANTI NEI RIFIUTI
Le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo dei carabinieri del comando provinciale, coordinati dal procuratore aggiunto Salvo De Luca, fotografano i mesi in cui Giulio Caporrimo, oggi detenuto, era tornato al potere.
Per un periodo Caporrimo era stato scalzato da Francesco Palumeri, scelto da Calogero Lo Piccolo, ma poi si era ripreso lo scettro del comando una volta dopo rientrato da Firenze.
Con le estorsioni si controlla il territorio, ma i soldi si fanno con le agenzie di scommesse.
L’uomo d’oro darebbe divenuto Giuseppe Vassallo, capace di gestire un nuovo pannello di scommesse attraverso alcune agenzie.
“… io gli ho fatto una proposta mettiti con me… mio fratello gli ha detto io metto l’agenzia e tu metti il lavoro”, diceva Vassallo.

“Oscar” (2011), “Apocalisse” (2014), “Talea” (2017), “CUPOLA 2.0” (2018/2019), “Teneo” (2020), Bivio (gennaio 2021) e ora Bivio2: i carabinieri non hanno dato tregua agli uomini del mandamento di Tommaso Natale.

Caporrimo era andato a Firenze per prendere le distanze dai nuovi assetti, ma al suo rientro ha iniziato a dettare legge soprattutto attraverso le estorsioni.

A fargli da spalla sarebbero stati il figlio Francesco, che in un primo momento sembrava che il padre volesse tenere fuori dagli affari sporchi, e Antonino Vitamia.

Sono undici le estorsioni consumate e tentate. Due i commercianti che le hanno denunciate spontaneamente.
Quando qualcuno si ribellava scattavano le ritorsioni.
È stato ricostruito un incendio che ha danneggiato un esercizio commerciale di Sferracavallo. Ad organizzarlo sarebbero stato i Caporrimo, padre e figlio, e Francesco Ventimiglia, per costringere il titolare a cedere l’attività.
Le fiamme danneggiarono anche un cantiere edile affinché un imprenditore concedesse ai Caporrimo alcuni sub appalti nei lavori per la realizzazione della rete fognaria.
Il reato viene contestato a Vitamia e Vincenzo Taormina.
Nel mirino finì anche un costruttore per convincerlo ad assegnare i lavori di scavo a Taormina e s Francesco Adelfio.
Gli arrestati su ordine del giudice per le indagini preliminari Lorenzo Jannelli sono Giulio e Francesco Caporrimo, Antonio Vitamia, Antonio Ciaramitaro, Fabio Gloria , Giuseppe Vassallo e Vincenzo Taormina.
Arresti domiciliari per Fabio Ventimiglia.


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