Codacons contro il green pass a scuola: pronto il ricorso al Tar - Live Sicilia

Codacons contro il green pass a scuola: pronto il ricorso al Tar

"Non possiamo tollerare gravi lesioni dei diritti dei lavoratori e provvedimenti adottati in piena violazione delle disposizioni europee“
CORONAVIRUS
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Dopo i locali pubblici anche nelle scuola sarà obbligatorio il Green pass per i docenti e per il personale scolastico, ma in molti non ci stanno e per questo l’associazione per la difesa dei diritti civili della scuola coadiuvata dal Codacos ha reso noto di aver iniziato una raccolta di adesioni, rivolta a docenti e personale scolastico, per la presentazione di un ricorso collettivo al Tar del Lazio contro l’obbligo del Green Pass previsto dal Governo per il settore della scuola.

“Si tratta di una misura che – si legge in un documento a firma del presidente del Codacons, Carlo Rienzi – risulta contraria alle norme europee e si traduce di fatto in un trattamento sanitario obbligatorio per una specifica categoria di lavoratori, con una evidente discriminazione tra cittadini. Siamo stati da subito favorevoli ai vaccini contro il Covid e alla campagna vaccinale avviata dal Governo, ma non possiamo tollerare così gravi lesioni dei diritti dei lavoratori e provvedimenti adottati in piena violazione delle disposizioni europee”.

Secondo l’associazione dei consumatori “Il decreto legge n. 111/2021 varato dal Governo si pone infatti in netto contrasto con il Regolamento Ue n. 953/2021, che vieta qualsiasi forma di ‘discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate'”.

Per il Codacons, inoltre, il Green pass “deve essere una misura per proteggere i cittadini, e non certo una condizione per conservare il lavoro o un requisito in assenza del quale un lavoratore può essere licenziato, perché una siffatta situazione risulta incostituzionale e assurdamente discriminatoria. Chi tra docenti e lavoratori non vuole o non può sottoporsi al vaccino deve essere destinato ad altre mansioni o messo in congedo retribuito, ma mai sospeso o licenziato”.


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