Sicilia, Covid e contagi: timori per la quarta ondata

Sicilia, Covid e contagi: timori per la quarta ondata

L'aumento dei positivi nell'hub della Fiera e l'indizio social.

PALERMO– “24 casi di positivi in un solo giorno al drive-in della Fiera del Mediterraneo non si vedevano da Agosto scorso. Tutto ciò richiede la massima attenzione da parte di tutti, facciamoci trovare preparati. Non abbiate paura, noi siamo lì, non ci siamo mai arresi. Benvenuta quarta ondata”. Lo scrive su Facebook il dottore Rosario Iacobucci, responsabile dell’hub vaccinale della Fiera a Palermo. Poi, al telefono, aggiunge: “Riscontriamo positivi anche tra i vaccinati, specialmente tra quelli che lo sono da un po’ di tempo, che sicuramente eviteranno le conseguenze gravi del Covid, ma che magari avvertono dei sintomi e si fanno il tampone. E, ovviamente, tra i non vaccinati che vengono per il tampone e per il vaccino. Le percentuali di immunizzati a Palermo sono altissime, per cui ci vorrà prudenza, ma la stragrande maggioranza sarà protetta dagli effetti terribili della malattia”. Il commissario Covid, il dottore Renato Costa, a proposito della cautela era stato esplicito: “Abbiamo tantissimi vaccinati, per fortuna, che non rischiano niente per il virus, ma che possono, sia pure in misura minore, essere contagiati e contagiare. E abbiamo ancora dei non vaccinati”.

Il bollettino dei contagi

D’altra parte anche il bollettino regionale di oggi offre qualche spunto per confermare la presenza di una, sia pure lieve, risalita in un trend da tenere sott’occhio. Non sarebbe una sorpresa secondo quanto spiegano gli esperti. Il Covid va valutato in chiave globale ed è su larga scala che si colgono i movimenti. Con una differenza: dove ci sono molti vaccinati, i contagi risalgono, ma le conseguenze ospedaliere non offrono, al momento, stravolgimenti. Come ha detto il professore Antonio Cascio, infettivologo, a LiveSicilia: Il problema è semplice. Dove ci sono meno vaccinati, il virus si diffonde. Lo sappiamo da sempre. Chi non è protetto rischia. E tra i non protetti il Covid andrà avanti e, purtroppo, farà danno”. C’è, però, un problema in più da considerare. Un virus che si diffonde è un virus che può mutare con maggiore facilità e rendere vane le protezioni di cui disponiamo.

Correre con i vaccini

C’è una sola cosa da fare: correre con i vaccini, come ha ricordato il ministro per la Salute, Roberto Speranza. Sarà importante vaccinare i più piccoli e andare avanti con le terze dosi, allargando il più possibile la platea di quelli che la riceveranno. Ci aspetta un Natale dalla fisionomia incerta. Le prossime settimane saranno decisive per capire se lo vivremo con una porzione abbondante di normalità o come un’altra festività sulle trincee della pandemia.


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