Rimborsi per gli studenti e i ritardi della Regione, Fava: "Fuori i soldi" - Live Sicilia

Rimborsi per gli studenti e i ritardi della Regione, Fava: “Fuori i soldi”

Il caso denunciato dalle associazioni universitarie.

PALERMO – La pandemia ha inferto un duro colpo al diritto allo studio, ma i tempi biblici della macchina burocratica non sono da meno. Da circa sette mesi gli studenti universitari siciliani attendono i rimborsi legati a due bandi (uno del Ministero, l’altro dell’assessorato regionale) finalizzati a supportare i ragazzi fuori sede che, a causa dell’emergenza sanitaria, hanno sostenuto i costi degli affitti senza potere, nei fatti, fruire degli immobili. 

Si tratta dell’ “avviso pubblico n. 41/2021” per la concessione di un contributo straordinario “una tantum” da 500 euro agli studenti universitari siciliani conduttori o co-conduttori di unità immobiliari ad uso residenziale o in alloggio in residenze universitarie e del bando ministeriale finalizzato a erogare il rimborso dei contratti di locazione per studenti universitari fuori sede. Ad oggi l’Ersu non ha ricevuto le risorse da erogare. 

Lo denuncia l’associazione universitaria “RUN Palermo – Impronta Studentesca” per voce del rappresentante Emanuele Nasello che ieri ha inviato una richiesta all’assessorato regionale all’istruzione chiedendo di sollecitare le procedure di trasferimento delle risorse. 

Un passaggio propedeutico alla definizione delle graduatorie e alla designazione degli assegnatari. “Abbiamo chiesto all’assessorato di fare presto, siamo ancora in attesa di una risposta. Se queste misure avevano uno spirito lodevole dopo tutto questo tempo perdono di efficacia”, spiega Nasello a Live Sicilia. Una richiesta rilanciata con forza anche dal deputato regionale Claudio Fava. “Fuori i soldi, subito. Non c’è altro da aggiungere. I ragazzi e le ragazze che con mille sacrifici studiano nelle università siciliane non possono essere umiliati da una Regione che non è in grado neppure di spendere le risorse che già ha per garantire il diritto allo studio”, commenta.


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