Dipendenti comunali a Palermo, over 50 e poco aggiornati - Live Sicilia

Palermo, over 50 e poco aggiornati: identikit dei comunali

Tutti i dati sulla pianta organica del Comune e i piani assunzionali mentre oggi i part-time scioperano
PALAZZO DELLE AQUILE
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PALERMO – Il 78 per cento degli oltre 5mila dipendenti comunali a Palermo ha più di 50 anni. I dipendenti saranno così sempre “meno pronti a recepire nuovi linguaggi e mettere in campo processi di innovazione”. E, mentre, la pianta organica è sempre più esigua, per la maggior parte è popolata da personale delle categorie inferiori: A e B. Per il Comune di Palermo, assumere sarà quindi necessario e, come sarà fatto è spiegato nel piano di riequilibrio in discussione al Consiglio Comunale.

Quelle del personale, come rivelato negli ultimi giorni, sono le carte più calde del faldone sul risanamento del Comune. Il Consiglio comunale sabato scorso è per poco finito in bagarre e l’ultima novità, annunciata dal sindaco Leoluca Orlando, proprio a Sala delle lapidi, è che per quanto riguarda i part time si procederà a un piano di aumento delle ore graduale per tutti i dipendenti. Intanto, oggi, i sindacati hanno annunciato lo sciopero in piazza Pretoria.

La polemica è stata innestata dal maxi emendamento al piano di riequilibrio votato a metà settimana scorsa dalla giunta comunale di Palazzo delle Aquile. Un emendamento, come detto: in parte già superato dalla nuova determinazione della giunta ma denso, nelle sue 29 pagine, di informazioni sul personale del Comune di Palermo.

Lo scenario a cui non si assisterà ma, di per sè singolare, è descritto dallo stesso emendamento al piano di riequilibrio. Se il Comune di Palermo non dovesse assumere per i prossimi 20 anni perchè le regole sui conti non glielo dovessero permettere, nel 2040 a lavorare a Palazzo delle Aquile rimarrebbero in 846 comunale e 4 dipendenti Coime.

Dipendenti comunali avanti negli anni

Il personale risulta dall’altra parte molto avanti negli anni. Nell’amministrazione non ci son under40, e il personale fra i 40 e i 49 anni è pari al 22 per cento del totale. Il resto è più anziano. Subito, occorrerà pensare quindi ai part time e poi il ricambio generazionale sarà improrogabile. Dal 2025 al 2028, così, il Comune prevede di tornare ad assumere 500 persone. Mentre altre 900 saranno inserite nell’amministrazione fra il 2032 e il 2037.

Il dato quantitativo, d’altronde non è confortante. Per garantire i servizi Palazzo delle Aquile ritiene che non si possa andare sotto i 5mila dipendenti. Al 31 dicembre 2020 se ne contavano 5513 che diventavano 6mila con il personale Coime. Negli ultimi anni, però, gli uffici si sono svuotati senza turn over: tra 2017 e 2020 sono andati in pensione circa 900 persone.

Tanti dipendenti di categoria A e B

Poi c’è il problema della qualifica del personale. Si legge nel piano di riequilibrio: “Più della metà del personale in servizio (il 53% del totale di 5.513 unità, escluso il personale dirigente) appartenga alle categorie A (pari a 514) e B (pari a 2.421), e che il personale appartenente ai profili professionali di coordinamento e istruttoria sono ridotti al 47% del totale”. I dipendenti poco qualificati sono tanti e questo impatta sul funzionamento della macchina amministrativa. Proprio per questo, probabilmente, la prima decisione della giunta deve essere stata quella di procedere all’aumento orario per i dipendenti delle fasce più alte.

Assunzioni per la dirigenza

Anche sul lato dirigenziale, nei prossimi anni, inoltre occorrerà avviare il turn over. Alcuni dirigenti saranno assunti grazie alle risorse del Pnrr. Le figure attese da qui al 2025 sono undici. Su 55 dirigenti, 30 hanno più di 60 anni e 23 rientrano nella fascia dai 55 ai 59 anni. Tanti sono amministrativi mentre è “in netto sottodimensionamento la presenza di dirigenti appartenenti all’area tecnica e tecno-manutentiva”.

Al momento, però, tutte le sorti assunzionali sono legate alle decisioni che il Consiglio assumerà di qui alla prossime ore.


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