Mafia, terrore nell'Alcantara: condanne in appello NOMI - Live Sicilia

Mafia, terrore nell’Alcantara: condanne in appello NOMI

La sentenza di secondo grado del processo frutto dell'inchiesta 'Fiori di Pesco'. Diverse prescrizioni.
CLAN BRUNETTO
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MESSINA. In primo grado era stata una stangata, il Tribunale di Messina aveva inferto quasi un secolo e mezzo di carcere agli imputati del processo frutto dell’inchiesta Fiori di Pesco, che nel 2017 aveva decimato l’articolazione del clan Brunetto di Giarre nella valle dell’Alcantara. In appello le pene si sono ridotte notevolmente per alcuni imputati ed è intervenuta la prescrizione per diverse contestazioni anche per effetto della riqualificazione di alcune estorsioni (del 2013) a violenza privata. 

Il clan Brunetto, articolazione della famiglia Santapaola, sarebbe riuscito a predominare tra i comuni di Mojo Alcanatara, Malvagna e Roccella Valdemone seminando violenza e terrore. Come referente nel comprensorio ci sarebbe stato Vincenzo Pino, cugino del boss Paolo Brunetto e impiegato comunale a Malvagna. A Francavilla di Sicilia e nelle zone limitrofe invece le redini del gruppo criminale sarebbero state affidate a Carmelo Caminiti e Antonio Monforte. Tra gli imputati anche i boss Pietro Olivieri, detto Carmeluccio, e Vincenzo Lomonaco, ritenuti rispettivamente il reggente del clan dopo la morte di Paolo Brunetto ed il boss della cosca nell’area di Castiglione di Sicilia.

La sentenza della Corte d’Appello di Messina: Carmelo Caminiti 9 anni e 3 anni e 6 mesi, per un totale di 12 anni e 6 mesi (conferma primo grado), Carmelo Crisafulli 1 anno, Alfio DI Bella 6 anni (conferma di primo grado) Vincenzo Lo Monaco 11 anni e 3 mila euro di multa (conferma di primo grado), Antonio Mollica 2 anni e 8 mesi e 800 euro di multa , Antonio Monforte 8 anni, Daniele Nicolosi 7 anni, Pietro Carmelo Olivieri 10 anni e 2500 euro di reclusione (conferma primo grado), Vincenzo Antonino Pino, 12 anni (conferma primo grado), Antonino Salanitri,  2 anni e 8 mesi e 800 euro di multa, Angelo Salmeri 9 anni e 9 mesi e 3.400 euro e 3 anni e 300 euro, per un totale di 12 anni e 9 mesi, Filippo Scuderi 7 anni e 3 anni e 300 euro di multa, per un totale di 10 anni, Salvatore Scuderi 7 anni. Sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di Yessica Mariella Cannavò, Salvatore Coco, Giuseppe Minissale, Salvatore Minissale, Rolando Carmelo Patti. 

Soddisfatto l’avvocato Michele Pansera per la sentenza di non doversi procedere nei confronti di Salvatore Coco (dovuto alla riqualificazione del reato da estorsione a violenza privata) e la riduzione della pena nei confronti di Antonio Monforte e Daniele Nicolosi. Il collegio difensivo è composto da Vincenzo Merlino, Graziella Coco, Lucia Spicuzza, Salvatore Sorbello, Roberta Fava, Italo Marco Buda, Dario Bertuccio, Rita Pandolfino, Maria Cinzia Panebianco, Salvatore Silvestro e Tommaso Calderone. 


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