San Fratello, festa del paese sfocia in corsa abusiva di cavalli - Live Sicilia

La processione sfocia in corsa clandestina di cavalli: 17 denunce VIDEO

San Fratello, uno degli animali è morto per le ferite
NEL MESSINESE
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2 min di lettura

Scattano 17 denunce per maltrattamento di animali, competizioni non autorizzate e mancata esecuzione di ordine legalmente dato a San Fratello, nel Messinese. I carabinieri della compagnia di Santo Stefano di Camastra, nell’ambito di un servizio volto al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, hanno denunciato 17 persone per i fatti accaduti il 10 maggio durante i festeggiamenti religiosi dei
patroni “Dei tre Santi”.

FOTO E VIDEO

“Dopo aver visionato le immagini registrate con l’ausilio di militari della Sezione Operativa della Compagnia di Santo Stefano di Camastra – spiegano i carabinieri – è stato accertato che, in occasione dello svolgimento dell’annuale della festa a San Fratello, nonostante le prescrizioni imposte, parte dei cavalieri che partecipavano alla processione religiosa in sella ai cavalli e successivamente identificati grazie alle immagini, si sono resi responsabili del maltrattamento degli animali.

I maltrattamenti

Diffidati dai militari impiegati nel servizio di ordine pubblico, hanno continuato a sottoporre gli animali a fatiche e sevizie anche con l’uso di frustini, dando vita a vere e proprie competizioni abusive, con rischio per i numerosi fedeli presenti lungo le vie oltre che dei militari comandati in servizio e che, in un caso, portavano alla caduta di un fantino e del suo cavallo, morto nelle ore successive a causa delle ferite riportate”.

Denunciati a piede libero

I militari, considerato l’elevato numero di cavalieri e le migliaia di fedeli presenti, al fine di evitare ulteriori disordini, il giorno della festa hanno evitato di interrompere il galoppo e di elevare contestazioni, anche amministrative, “al fine di non turbare l’Ordine e la Sicurezza Pubblica anche in relazione al forte sentimento di partecipazione presente”, precisano i carabinieri. Le successive indagini hanno accertato i maltrattamenti e provocato le denunce a piede libero.


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