PALERMO – “Al via il percorso per le stabilizzazioni del personale Covid nel Servizio sanitario regionale”. Lo dice una nota della Regione Siciliana, che annuncia la firma di una direttiva da parte dell’assessore alla Salute Giovanna Volo. Il documento arriva dopo l’intesa dello scorso 31 marzo tra la Regione e le organizzazioni sindacali e concede agli enti e alle aziende della Sicilia un periodo fino a trenta giorni, a partire da oggi, per aggiornare i propri piani del fabbisogno e individuare i posti vacanti da destinare, nel rispetto del limite del 50 per cento delle complessive risorse assunzionali, a quei lavoratori che hanno prestato servizio in area sanitaria, socio-sanitaria e amministrativa durante l’emergenza pandemica.
Le regole
Se i posti disponibili dovessero risultare inferiori al numero di personale che ha diritto alla stabilizzazione, gli enti e le aziende potranno chiedere una rimodulazione motivata dei piani triennali di fabbisogno e della relativa dotazione organica. L’assessorato ha disposto anche la sospensione delle procedure concorsuali già bandite o non ancora concluse con l’approvazione della graduatoria definitiva, così da consentire una rideterminazione del numero dei posti messi a concorso, tenendo anche conto dei soggetti che hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione. Lo stop non interessa però le procedure di reclutamento dell’area medica, utili a fronteggiare la cronica carenza di personale riscontrata nel Sistema sanitario regionale.
Gli esclusi
Il personale precario Covid che abbia maturato almeno sei mesi di servizio durante il periodo dell’emergenza e che, però, a causa dei limiti di legge, è rimasto escluso dalle procedure di stabilizzazione, si vedrà riconosciuto un punteggio premiale sino a un massimo di 7 punti nei bandi di selezione. “Una garanzia che dovrà essere prevista anche nell’abito delle selezioni sospese e che saranno riavviate dopo la riapertura dei termini per l’adeguamento alla direttiva dell’assessorato”, dice la Regione.
Fino alla definizione degli adempimenti previsti dal protocollo, gli enti e le aziende hanno la facoltà di prorogare i contratti in essere, sempre nei limiti di legge, se necessari per garantire il corretto ed efficiente svolgimento delle attività di gestione.
La Cisl Fp Sicilia: “Bene l’emanazione della direttiva e la sospensione dei concorsi”
“L’emanazione della direttiva attuativa del protocollo per la stabilizzazione dei precari della sanità e la sospensione dei concorsi per il personale del comparto, banditi e in corso dalle Asp, sono un fatto positivo perché consentono di procedere alla firma dei contratti a tempo indeterminato da parte dei lavoratori. Entrambi sono risultati da noi fortemente richiesti e sostenuti fin dal momento della redazione e della firma del Protocollo d’intesa tra sindacati e assessore”. A dichiararlo sono Paolo Montera e Marco Corrao, rispettivamente segretario generale e segretario regionale con delega alla Sanità della Cisl Fp Sicilia.
“L’emanazione della direttiva è fondamentale – aggiungono – perché oltre a sottolineare la valenza del protocollo e delle priorità da osservare per le stabilizzazioni, dà chiare indicazioni alle aziende sulla sospensione dei concorsi, come da noi sostenuto durante gli incontri propedeutici al protocollo. Alle indicazioni dovranno attenersi tutte le aziende e la Cisl Fp vigilerà a livello territoriale affinché sia così”.
Tra le previsioni della direttiva, innanzitutto, c’è la proroga dei rapporti di lavoro in attesa della stabilizzazione. I sindacalisti sottolineano inoltre “la rilevanza della previsione che riconosce nei concorsi, anche per quelli già banditi e non conclusi, di un ampio punteggio di valutazione dei titoli al personale escluso dalle procedure di stabilizzazione. La direttiva – spiegano Montera e Corrao – come previsto nel protocollo, attribuisce un punteggio di 0,3 punti per ognuno dei mesi di servizio fino a un massimo di 7 punti al personale che ha prestato almeno 6 mesi di servizio. Questo punteggio aggiuntivo – concludono – premia l’esperienza acquisita di coloro che parteciperanno ai concorsi, nelle more che si riesca ad ottenere una norma che possa consentire anche al personale attualmente escluso di poter essere stabilizzato. Su questo punto la nostra organizzazione sindacale è fortemente e incessantemente impegnata a livello nazionale”.