CATANIA – I poliziotti in servizio con le moto d’acqua hanno raccolto la richiesta di soccorso in mare, lanciato da un’imbarcazione mentre si trovava in navigazione nello specchio di mare antistante Vaccarizzo.
In particolare, la nota radio faceva riferimento ad un cabinato con un numero imprecisato di persone a bordo, una delle quali gravemente ferita alla testa. Nonostante il forte vento e il mare molto mosso, i poliziotti della Questura si sono subito attivati e a bordo delle moto d’acqua si sono messi sulle tracce della barca a vela, intravista in prossimità dei villaggi di Vaccarizzo.
Le moto d’acqua della Polizia sono state affiancate da un battello della Guardia Costiera e, congiuntamente, hanno raggiunto l’imbarcazione segnalata dalla Sala Operativa. Il comandante ha riferito ai poliziotti della persona ferita a bordo, caduta poco prima all’interno di una cabina.
I poliziotti sono riusciti ad avvicinarsi al comandante della barca a vela per poi scortare l’imbarcazione fino all’imboccatura del Porto di Catania dove l’uomo ferito sarebbe stato medicato dal personale del 118 nel frattempo allertato dalla Sala Operativa.
I controlli in mare
Sul fronte delle irregolarità riscontrate e prontamente sanzionate, i poliziotti in servizio di vigilanza costiera nell’Area marina protetta di Aci Castello hanno notato un natante fermo in prossimità della costa con quattro persone a bordo.
Una volta raggiunto lo scafo, è stato contestato al conduttore l’illecito amministrativo per essere ancorato ad una distanza inferiore ai 150 metri dalla costa su costa a picco (84,5 metri), comminando una sanzione di 229,50 euro. Negli stessi momenti, in mare vi era la presenza di numeri bagnanti, elemento, questo, che sottolinea maggiormente la pericolosità della condotta tenuta. Anche per questa circostanza, le contestazioni sono state svolte presso il porticciolo di Aci Castello, per ragioni di sicurezza.
Analoga vicenda nel tratto di mare antistante il viale Artale Alagona dove i poliziotti hanno notato un natante in sosta proprio davanti alla costa. Identificato il conducente e gli altri occupanti, è stata comminata la stessa sanzione di 229,50 euro perché ancorato ad una distanza inferiore a 150 metri su costa a picco (16 metri).
Per quanto riguarda, invece, il controllo sulle dotazioni di sicurezza e sulla posizione degli addetti al salvataggio, gli agenti hanno controllato un lido della Scogliera dove non hanno trovato i bagnini, né in spiaggia, nelle postazioni previste, né sulla battigia, nonostante la presenza di numerosi bagnanti, tra cui minori e persone anziani.
Dopo circa dieci minuti dall’arrivo della Polizia, sono giunti sia il personale addetto al salvataggio che uno dei titolari dello stabilimento balneare. Ai poliziotti, entrambi i bagnini hanno provato a giustificarsi spiegando di essersi allontanati per pulire l’interno della struttura dopo la caduta di cenere vulcanica.
Ai due è stato contestato l’illecito amministrativo in violazione dell’art. 12 dell’Ordinanza di Sicurezza Balneare della Capitaneria di Porto di Catania, elevando una sanzione pari a 1032 euro.