I fedelissimi di Messina Denaro scarcerati non resteranno in Sicilia

I fedelissimi di Messina Denaro scarcerati non resteranno in Sicilia

La Corte di appello ha applicato il divieto di dimora

PALERMO – Scarcerati sì, ma non resteranno in Sicilia. La Corte di appello ha applicato il divieto di dimora ai fedelissimi di Matteo Messina Denaro liberi per scadenza dei termini di fase nonostante la condanna.

I fedelissimi di Messina Denaro, la decisione

“Non risulta acquisito alcun elemento tale da far ipotizzare nei confronti degli imputati – si legge nel provvedimento del collegio presieduto da Sergio Gulotta – una loro presa di distanza rispetto alla compagine associativa criminale di appartenenza, ovvero una cessazione dei rapporti con essa e dal sottostante senso di appartenenza, sicché va ribadita nella specie la persistenza delle esigenze cautelari, che legittima peraltro l’applicazione di misure restrittive non detentive anche con provvedimento successivo e distinto rispetto a quello di remissione in libertà per decorrenza di termini”.

I nomi

Divieto di dimora e contestuale divieto di espatrio per Nicola Accardo, Giuseppe Tilotta, Paolo Bongiorno, Calogero Guarino, Vincenzo La Cascia, Raffaele Urso, Andrea Valenti Filippo Dell’Acqua, Antonino Triolo. Accolta la richiesta della procuratrice generale Lia Sava e del sostituto Carlo Marzella per nove dei dieci imputati. Unica eccezione per Angelo Greco che ha interamente scontato la pena.


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