Sicilia, dal deficit al surplus di bilancio della Regione: ora la fase 2 - Live Sicilia

Regione, “dal deficit al surplus”: ora si guarda alla fase 2 VIDEO

E Schifani annuncia: "Torno all'Ars per la Finanziaria"

PALERMO – “Infrastrutture, sanità e nuove agevolazioni alle imprese”, nel solco della “ricetta liberale”. Con lo spauracchio disavanzo ormai alle spalle, il governatore Renato Schifani e Alessandro Dagnino guardano alla fase 2 perché il passaggio “dal deficit al surplus”, per dirla con le parole dell’assessore all’Economia che analizza il bilancio della Regione, “potrebbe arrivare” già con il Rendiconto 2024, o al massimo nel 2025.

I prossimi investimenti della Regione

Con l’energia in corpo data dai numeri del bilancio della Regione (disavanzo sceso a 898 milioni e un fondo cassa di otto miliardi), Schifani e Dagnino indicano così i settori nei quali la Regione intende intervenire passata la fase di “prudenza nella dilatazione della spesa”.

La viabilità interna è in ginocchio, colpa anche della cancellazione delle Province: non possiamo non intervenire”, dice Schifani ai cronisti presenti alla conferenza stampa convocata per illustrare i dati del Rendiconto 2023. E poi ancora la sanità (c’è attesa per lo sblocco delle somme ex articolo 20 per dare vita a nuove strutture ospedaliere pubbliche) e nuovi interventi per agevolare le imprese aiutandole ad assumere.

Schifani: “Avanti con la ricetta liberale”

“È la ricetta liberale”, ricorda Schifani che intanto fissa un obiettivo a breve termine: l’approvazione della legge di stabilità entro il 2024 per scongiurare l’esercizio provvisorio. “Ci siamo riusciti lo scorso anno e quest’anno stiamo lavorando per ripeterci”, assicura il governatore che annuncia anche l’intenzione di “trasferirsi” nuovamente a Palazzo dei Normanni “per seguire i lavori da vicino”.

Mano tesa alle opposizioni

L’apertura alle proposte delle opposizioni (“siamo pronti a farle nostre, così come avvenuto per le variazioni di bilancio”) è poi l’ulteriore segnale della linea morbida intrapresa dal governo nei confronti di Sala d’Ercole. “In quei giorni mi sono arricchito anche umanamente – ribadisce Schifani -, sarò a Palazzo Reale anche per la Finanziaria”.


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