Galvagno dai probiviri di FdI: "Addolorato da campagna mediatica"

Inchiesta, Galvagno dai probiviri FdI: “Addolorato da campagna mediatica”

Le parole del presidente dell'Ars e del commissario Sbardella.

PALERMO – “Sono stato ascoltato dal collegio dei probiviri del mio partito ho raccontato ogni verità senza tralasciare alcun dettaglio”, le parole del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno arrivano ‘a caldo’ dopo l’audizione davanti ai probiviri di Fratelli d’Italia.

Galvagno, che ieri ha ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini, sottolinea di aver richiesto, personalmente, l’audizione. L’onda lunga del ‘caso Sicilia’ è arrivata fino ai piani alti del partito, non a caso il commissario siciliano Luca Sbardella, contattato da LiveSicilia, si mostra molto prudente.

Galvagno: “Addolorato da campagna mediatica”

Il presidente dell’Ars mette subito le mani avanti e spiega di “aver dissipato – davanti ai probiviri – quei dubbi legittimi frutto anche di una campagna mediatica che ha cercato, in maniera sistemica, di nuocere non solo a me, ma anche all’immagine del mio partito, questione che mi ha molto addolorato”.

“A seguito della mia richiesta, oggi – spiega il presidente dell’Ars – primo giorno utile dopo la conclusione delle indagini preliminari – sono stato ascoltato dal collegio dei probiviri del mio partito che ho già avuto modo di ringraziare per la disponibilità e l’attenzione”.

“È stato un confronto puntuale e rigoroso – aggiunge ancora Galvagno – a cui hanno partecipato e sono anche intervenuti i miei difensori di fiducia, gli avvocati Ninni Reina ed Antonia Lo Presti, in cui ho esposto i fatti oggetto degli approfondimenti investigativi, compresi quelli sulle presunte utilità personali che la stessa Procura di Palermo ha ritenuto di non sussistere, tanto da farli decadere”.

La difesa del presidente

Galvagno ‘smonta’ i capi d’accusa: “Sull’ipotesi di peculato – dice il presidente dell’Ars – ho già dimostrato come eventualmente sia stato interpretato sino ad oggi il regolamento ed ho ribadito la necessità di redigerne uno nuovo che possa essere chiaro e non equivocato in futuro, un’iniziativa che è già oggetto di esame da parte degli uffici dell’Ars”.

E ancora: “Come ho avuto modo di sottolineare all’inizio di questa vicenda, chi come me riveste ruoli di responsabilità deve sempre garantire le giuste spiegazioni sul proprio operato ed è doveroso che si sottoponga con serietà ad ogni analisi non solo della propria attività istituzionale, ma anche della sua vita privata: è uno dei tratti fondamentali che caratterizza l’appartenenza a Fratelli d’Italia, la casa politica in cui mi sono sempre riconosciuto”.

Galvagno conclude sottolineando che “attraverso istituzioni come il collegio dei probiviri, FdI si conferma essere il partito serio che oggi governa con merito la nostra Nazione”.

La prudenza di Sbardella

“La fine delle indagini ci fa piacere abbiamo il perimetro della situazione e possiamo finalmente farci un’idea definitiva sulla aquestione”. Luca Sbardella, il commissario di Fratelli d’Italia in Sicilia risponde con prudenza e non anticipa alcun giudizio.

Qual è l’idea che si è fatto? “È chiuso il perimetro – risponde a LiveSicilia – mi sembra parzialmente ridimensionata la vicenda, ma bisogna guardare bene gli atti”.

Il commissario marca la distanza dalle possibili valutazioni dei probiviri: “Dei probiviri non ne so nulla, so che oggi sono convocati, non conosco come sia andata l’audizione. Dal punto di vista interno è in mano alla commissione di garanzia, non sono in grado di dare anticipazioni”.


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