PALERMO – Ci sono “gravi indizi di colpevolezza” sul ragazzo di sedici anni individuato ieri dai carabinieri nel corso delle indagini per l’omicidio del clochard Aldo. Il giovane fermato è un rumeno, stanotte trasferito al centro di prima accoglienza Malaspina. Referente dell’inchiesta è adesso la Procura dei Minori, alla quale erano già stati trasmessi gli atti dopo l’individuazione tramite le immagini delle telecamere: gli investigatori sono risaliti a lui analizzando i filmati dei sistemi di videosorveglianza pubblici e di attività commerciali della zona, compresi banche e bar.
Il sedicenne è stato immortalato insieme ad un altro minorenne: si sarebbero diretti sul luogo del delitto, poi sarebbero tornati indietro nello stesso orario in cui Aid Abdellah sarebbe morto. Nell’alloggio del giovane rumeno, i carabinieri del nucleo Operativo della compagnia di piazza Verdi hanno trovato gli abiti indossati quella sera.
Le telecamere l’hanno inquadrato mentre cammina nei pressi del portico in cui Aldo aveva realizzato il suo giaciglio, le perquisizioni, ieri, sono state immediatamente effettuate e sarebbero stati trovati anche alcuni oggetti riconducibili al senzatetto. Inoltre, la testimonianza di un uomo sentito dai carabinieri il giorno prima, un serbo senza fissa dimora, si sarebbe rivelata fondamentale per rintracciare il sedicenne. E’ attesa la convalida del fermo.
Lunedì a lanciare l’allarme è stata la ragazza che lavora al bar accanto al luogo del delitto. Lì al clochard francese di 56 anni veniva sempre offerto un caffè, ma quella mattina l’uomo non si era alzato ed era rimasto sotto le sue coperte, sporche di sangue. E’ stato trovato morto, con una profonda ferita alla tesa. L’autopsia eseguita ieri all’Istituto di medicina legale ha rilevato ferite anche al volto, segno che Aldo è stato picchiato pure in faccia. Una violenza che insieme ad un lieve stato di denutrizione e alle temperature fredde della notte non gli ha lasciato scampo.
In quel luogo di pellegrinaggio, è anche partita una gara di solidarietà: si tratta di una raccolta firme per per raggiungere una somma in grado di pagare il funerale del clochard, al quale – come il Comune ha deciso su proposta dei residenti – saranno intitolati i portici.