CATANIA – Ruspe in nome della legalità. Demolita questa mattina una villetta abusiva che era stata edificata a ridosso della battigia del Villaggio Azzurro, in un’area compresa tra la Playa e la foce del Simeto. L’abbattimento dell’immobile è stato eseguito a seguito di un provvedimento della Procura di Catania. A rappresentare l’ufficio giudiziario il procuratore aggiunto della Repubblica Giuseppe Toscano, presente con il collega Michelangelo Patanè e con il sostituto Angelo Brugaletta.
Un progetto di legalità questo, però, fortemente voluto direttamente da Giovanni Salvi, sin dal suo insediamento a Catania. “Ho molto apprezzato la sensibilità del sindaco Enzo Bianco – è stato infatti il commento a LiveSiciliaCatania del procuratore di Catania – che ha subito avviato una proficua collaborazione con la magistratura e, dai primi contatti, sono convinto che su questo settore si potrà mettere in campo un’azione sinergica molto positiva. Una consapevolezza che nasce anche dalla conoscenza di come ha lavorato Bianco già nel passato. Le demolizioni di oggi all’Oasi del Simeto rappresentano un risultato positivo– aggiunge il magistrato – che nasce da una collaborazione con le amministrazioni comunali che stanno lavorando in sinergia con il pool di magistrati diretti da Giuseppe Toscano. Una sinergia importante per realizzare le demolizioni che sono oggetto di provvedimento dell’autorità giudiziaria. Il nostro lavoro mira a individuare tutti i casi di inadempimento, segnalarli alle amministrazioni comunali e in caso di inadempienze da parte degli enti locali saremo noi stessi a predisporre le demolizioni. Il risultato che vorremmo raggiungere è quello di favorire le demolizioni spontanee anziché quelle forzate, soprattutto tra i privati, evidenziando anche il doppio beneficio di questa soluzione: quella cioè per i cittadini di poter scegliere in piena autonomia tempi e costi, oltre ad evitare che se ne prenda incarico l’amministrazione. Quanto fatto all’Oasi del Simeto – sottolinea – si inserisce in una pianificazione ben organizzata e infomatizzata sviluppata dal gruppo di lavoro di Toscano che lavora insieme al Corpo Forestale per quanto concerne l’edilizia abusiva nelle aree protette. Inoltre abbiamo già avviato un attento monitoraggio anche per gli insediamenti nei vari centri storici delle città della provincia etnea, su questo aspetto è fondamentale la collaborazione come detto con le amministrazioni comunali. Sono in programma – conclude Salvi – nuove demolizioni sempre in zone sottoposte a tutela ambientale”.
All’apprezzamento manifestato dal procuratore per la fattiva collaborazione con il sindaco, risponde direttamente Enzo Bianco che dopo la demolizione della villetta ha voluto ringraziare la Magistratura “per il rigore con cui ha portato a termine i suoi compiti”. Un grazie che il primo cittadino ha voluto riservare anche all’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, che ha messo a disposizione a prezzi di costo mezzi e uomini per procedere alla demolizione. “Tollerare certi abusi – ha detto Bianco – significherebbe dare la sensazione che in questa città le regole possono essere violate impunemente. Sono molto soddisfatto – ha commentato il Sindaco – perché gli abitanti della zona hanno compreso la necessità di distinguere tra l’illegalità assoluta e ciò che può essere risanato. Abbiamo anche incontrato i rappresentanti del Comitato civico del Villaggio azzurro con i quali discuteremo seriamente del futuro di quest’area ma che ringrazio fin da adesso per la collaborazione, un segno importante di civismo”.
La storia dell’immobile demolito. Quella abbattuta – si legge nella scheda inviata dall’ufficio stampa del comune – era l’ultima villa di una fila edificata direttamente sulla spiaggia negli anni Settanta e Ottanta. La prima di quelle case venne fatta demolire nel 1988 proprio dall’amministrazione Bianco, che dal 1993 e al 1999 fece abbattere complessivamente circa 120 costruzioni abusive. Successivamente, soltanto nel 2006 si riprese con le demolizioni e furono abbattuti sei edifici. La fase di stallo, dovuta alla mancanza di coordinamento tra gli uffici comunali, continuò e nel 2010 la Magistratura, con il procuratore Giovanni Salvi e l’aggiunto Giuseppe Toscano, propose una conferenza di Servizi per dare attuazione alla legge regionale che dispone di procedere subito all’abbattimento delle costruzioni abusive. Si decise dunque di reperire le risorse finanziarie per le demolizioni attraverso mutui con la Cassa depositi e prestiti e di appaltare l’abbattimento delle costruzioni a ditte esterne. Nonostante ciò furono attuate due sole demolizioni, entrambe nel 2012.