“E’ sconfortato”. Chi ha parlato con Silvio Berlusconi usa questo aggettivo per descrivere l’umore del leader del Pdl, che ad alcuni interlocutori è apparso visibilmente colpito dalla motivazione della sentenza della Corte di Cassazione nel processo dell’Utri. Ma lo sfogo dell’ex presidente del Consiglio è più generale e abbraccia gli ultimi sviluppi nei processi che lo riguardano, da quello che vede coinvolto Walter Lavitola al ‘Ruby-gate’. Dietro le fughe di notizie, le indiscrezioni, gli audio passati ai siti e giornali, il Cavaliere vede la mano di alcune procure che, a suo giudizio, proseguono una battaglia personale contro di lui. “Pensava che dopo il passo indietro, dopo aver lasciato palazzo Chigi, lo avrebbero lasciato un po’ in pace, lasciando che la giustizia facesse il suo corso. Oggi, invece, si è reso conto che non è così; che la campagna mediatico-giudiziaria continua e che punta a costringerlo ad abbandonare la politica”, spiega chi, fra i fedelissimi, ha raccolto il suo lungo sfogo.
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