Bilancio e Finanziaria, è nuovo stop|Non c'è accordo sull'ex tabella H - Live Sicilia

Bilancio e Finanziaria, è nuovo stop|Non c’è accordo sull’ex tabella H

I lavori d'Aula sono terminati in nottata dopo tre lunghe sospensioni e un conferenza dei Capigruppo che non hanno portato a nessun accordo. Il presidente di turno Formica ha quindi aggiornato la seduta a venerdì 28 aprile alle ore 10 con il seguito della discussione dei documenti finanziari.
Ars, La giornata di ieri
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AGGIORNAMENTO.

Il lungo e vivace dibattito a cui hanno partecipato i deputati di tutti i gruppi politici si è svolto sull’ordine dei lavori e sulla tabella B (ex H), contestata da tutte le forze di opposizione, che alla fine è stata ritirata.
Il presidente Cascio nel corso della seduta ha rivolto un appello ai deputati per ristabilire un clima di responsabilità, tenuto conto che la scadenza prevista per l’approvazione del bilancio è prossima.
I lavori d’Aula sono terminati in nottata dopo tre lunghe sospensioni e un conferenza dei Capigruppo che non hanno portato a nessun accordo.
Il presidente di turno Formica ha quindi aggiornato la seduta a venerdì 28 aprile alle ore 10 con il seguito della discussione dei documenti finanziari.

21.49. Seduta sospesa

ore 21.23 La parola torna a Cateno De Luca: “Siamo riusciti a fare emergere il certosino lavoro fatto nei corridoi in queste ore. Qualcuno ha sbagliato i conti… Assessore Armao, avete intenzione di presentare emendamenti ‘pirata’ di spesa per risollevare qualcuno rimasto ferito in quest’operazione di ‘macelleria finanziaria’? Ci sono cose strane. Su alcuni enti prima il governo propone la soppressione poi mette milioni di euro (il riferimento è all’istituto regionale vite e vino ndr.).. come è possibile? Si deve fare un’operazione verità” . “Proprio su questo maxi emendamento ho presentato poco fa più di 100 subemendamenti. Continua – conclude De Luca – la nostra operazione trasparenza per rendere evidente ancora di più quello che abbiamo detto sin dal primo momento, cioè che il bilancio e la finanziaria della Regione Siciliana sono falsi e per questo vanno bocciati”.

ore 20.56 Parola al capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini.”Su 136 voci – lamenta – ci sono 92 eccezioni rispetto al criterio della riduzione del 10 per cento. Esigiamo che tra gli impegni assunti e le decisioni prese ci sia un minimo di coerenza. Non è possibile avere una menzogna ogni mezz’ora e una nuova giustificazione ogni mezz’ora”.

ore 20.48 “Sono rammaricato – dice il capogruppo Pd Antonello Cracolici – per il clima che c’è in quest’aula. Abbiamo fatto una proposta di emendamento condivisa. In commissione ci siamo lasciati con un accordo tra forze politiche, anche se adesso questo termine non mi sembra adatto perchè ognuno sembra parlare per sè e poi entrare in contraddizione. Per la tabella H si era decisa una riduzione del dieci per cento ed è stata per la maggior parte dei casi rispettata”. “Quando iniziamo a votare? – aggiunge – Qui si rischia di parlare e sparlare più che votare”.

ore 20.44 Interviene Titti Bufardeci (Fds), che annuncia di avere sottoscritto tutti gli emendamenti presentati da De Luca.

ore 20.30 Parola a Salvino Caputo (Pdl): “Dirò uno per uno chi è il deputato che è dietro ogni finanziamento. Qui – dice mostrando la tabella con la rimodulazione dei fondi – c’è la prossima campagna elettorale”.

ore 20.25 Interviene Vincenzo Vinciullo, che muove delle critiche alla ripartizione dei fondi. “E’ scomparso – denuncia –  il contributo alle donne vittime di violenza mentre altri enti che avevano zero come previsione adesso hanno migliaia di euro”.

ore 19.57 La seduta è riaperta. Ricomincia il dibattito sull’ordine dei lavori.

ore 19.42 La seduta è ancora sospesa.

ore 18.14 Clima teso ma non troppo. Nella pausa dei lavori è il solito De Luca a intrattenere i cronisti in sala stampa. “Mi è stata recapitata una busta – annuncia entrando in sala Palumbo – ho subito un’intimidazione…”. All’interno ci sono una mela rossa, come nelle favole, e un biglietto firmato dall’assessore Armao. “Almeno questa – scrive il titolare del Bilancio – puoi mangiarla. An apple a day keep the doctor away”.

ore 18.11 Arriva un nuovo maxiemendamento della commissione Bilancio. Il testo nasce dall’intesa che dovrebbe essere stata faticosamente raggiunta stamani tra governo e opposizione. Al centro delle polemiche l’ex tabella “H”, con i contributi destinati a enti e associazioni. Il valore dell’ormai famigerata tabella è di 47 milioni, rispetto ai 54 dello scorso anno. La seduta viene sospesa per 30 minuti.

ore 18.05 Viene data lettura dell’articolo 2 con lo stato di previsione della spesa e si passa all’esame della tabella “B” del bilancio annuale.

ore 17.49 Rubrica Sport. Parla De Luca: “Assessore Tranchida le manifesto la mia solidarietà: a lei non sono rimaste neanche le risorse per comprare le braghe di tela. Si prevede ‘zero’ come produzione dell’assessorato. Assessore Armao, lo ha fatto perchè Tranchida è messinese come me?”. Interviene anche Mancuso (Pdl) che annuncia la volontà di votare favorevolmente anche se il gruppo di appartenenza voterà contro. Il Parlamento approva, ma De Luca, Pdl, Fds e Pid votano contro.

ore 17.58 Il Parlamento approva l’articolo 1 del bilancio e la tabella “A” (con le rubriche dei singoli assessorati).

ore 17.43 Rubrica Territorio e Ambiente. Parola al solito De Luca, che vota contro. Contrari anche Pdl, Fds  e Pid. Il Parlamento approva.

ore 17.37 Rubrica Salute. Interviene Cateno De Luca. “Presidente – esordisce – se consente vorrei fare un intervento muto. Ho paura di parlare di questo assessorato. Vorrei stare muto per i miei cinque minuti perchè ho timore”. Cascio lo esorta a parlare ed esprimere “le sue sensate motivazioni”. “Allora parlo”, replica De Luca. De Luca, Pid, Pdl e Fds votano contro, ma il Parlamento approva.

ore 17.31 Rubrica Risorse Agricole. Parola a Cateno De Luca, che annuncia il voto contario. Il Parlamento approva nonostante il no di Pdl, Pid, Fds e De Luca.

ore 17.25 E’ il turno della rubrica Istruzione e Formazione professionale. Parla De Luca: “Assessore Centorrino, lei è stato svestito. Non c’è niente qui…E’ stata prevista solo un’entrata di fondi extraregionali e non funziona così. Questa è la mela avvelenata che le ha predisposto l’assessore Armao. Non avevamo bisogno di Cavour, Albert,  che venisse in Sicilia per dirci come usare i fondi “. La rubrica viene approvata. Contrari De Luca, Pdl e Pid.

ore 17.15 Si passa alla rubrica Infrastrutture. Prende la parola De Luca: “L’assessore Russo è stato trattato malissimo. Non so se l’assessore Armao ha pensato di vendere anche le autostrade…Suggerisco all’assessore Russo di fare una ricognizione: mi risulta che ci sono circa 600 milioni di fondi ex Gascal non ancora spesi. I soldi ci sono, ve lo assicuro, ma non compaiono in bilancio”. Rubrica approvata con il voto contrario di Pdl, Pid e De Luca.

ore 17.13 Si passa alla rubrica Autonomie Locali. Prende la parola Cateno De Luca. “Ad aprile non si possono cambiare le regole delle entrate delle Autonomie locali – dice De Luca rivolgendosi all’assessore al Bilancio Armao -. Se ha fatto l’amministratore lo ha fatto male”. Nonostante il “no” di De Luca, Pdl e Pid la rubrica viene approvata.

ore 17.12 Discussa e approvata anche la rubrica Famiglia. Contrari Pid, Pdl e De Luca.

ore 16.46 Si passa alla rubrica Beni culturali. Prende la parola Cateno De Luca, che si scaglia contro “le mele avvelenate che l’assessore Armao ha riservato ai vari rami dell’amministrazione”. Cascio lo bacchetta: “La ‘melina’ non è consentita”. La rubrica viene approvata.

ore 16.45 Il Parlamento approva anche la rubrica Attività produttive. Votano contro Pdl, Pid e Cateno De Luca.

ore 16.42 E’ il Cateno De Luca show. Il deputato di Sicilia Vera ha preso la parola annunciando l’intenzione di voler intervenire per ogni rubrica e ogni emendamento. De Luca ha quindi chiesto al presidente Cascio quali siano tempi e regole per intervenire. “Il regolamento – replica Cascio – detta le condizioni dell’attività dell’Assemblea in via ordinaria, siamo in momento particolare. Lei ha diritto a parlare una volta su ogni argomento: la chiami dichiarazione di voto o sulla materia. Lei ha cinque minuti per argomento”. “Non posso – controbatte De Luca – che subire questa sua decisione. Userò i miei cinque minuti per ogni rubrica. Vedremo poi come comportarci per gli emendamenti”. (De Luca ha infatti presnetato 3.700 emendamenti e firmato tutti quelli presentati da tutti gli altri deputati ndr.)

ore 16.27 Si riapre la seduta. Presiede i lavori Francesco Cascio. Si riprende dalle entrate, rubrica Presidenza. Il Parlamento approva. Contrario De Luca (Sicilia Vera). Si passa così alla rubrica Attività produttive. Prende la parola Cateno De Luca.

ore 14.03 Il presidente Cascio sospende la seduta. I lavori riprenderanno alle 16. “Spero – dice Cascio – in un clima diverso”.

ore 13.57 Interviene l’assessore al Bilancio Gaetano Armao. “Chi non è in regola con i conti non riceverà un euro – chiarisce Armao riferendosi alle critiche mosse da alcuni parlamentari alla distribuzione delle risorse ai diversi Enti – . Per quanto riguarda il centro Majorana di Erice, il governo non intende penalizzarlo. Il governo ha presentato un emendamento perchè abbia il finanziamento.  Garantiamo inoltre i fondi destinate alle vittime del racket”.

ore 13.39 “Chiedo che l’attenzione dei deputati si concentri sulla possibilità di costruire qualcosa piuttosto che scendere ancora di livello”. Lo dice il presidente dell’Ars Francesco Cascio prendendo la parola. “Vorrei ricordare – aggiunge Cascio – che la tabella H non è l’ombelico del mondo. Eviterei di continuare a battere su questo tasto, dando un’immagine non veritiera di questo Parlamento. Abbiamo dimostrato di sapere lavorare quando vogliamo farlo. Vogliamo tutti varare la Finanziaria migliore possibile per il bene della Sicilia. Una Finanziaria che tenga conto del rigore necessario pr riequilibrare i conti pubblici e che dia una possibilità di sviluppo per la Sicilia”.

ore 13.34 Dall’Udc, con Marco Forzese, arriva la proposta di “azzerare la tabella H per ridiscuterla in Finanziaria”. “In questo modo – spiega l’esponente Udc – i partiti non possono ‘ricattare’ il governo e si possono distribuire le somme secondo le reali esigenze”.

ore 13.19 “Sono andato in commissione bilancio dove era in corso la riunione – dice Davide Faraone (Pd) – e il parlamentare che gridava di più otteneva l’inserimento di questo o quel finanziamento. Dobbiamo valutare le vere esigenze del territorio, dobbiamo ripristinare i canali di valutazione delle esigenze reali della nostra terra. Lo dico al mio, ma anche agli altri gruppi. Se l’unico metodo per ripristinare la giusta valutazione delle emergenze è quello di Cateno de Luca mi adeguerò…”.

ore 13.11 “Oltre a discutere tutti gli emendamenti che ho presentato al bilancio – dice Cateno De Luca intervenendo in aula – intendo aprire la discussione anche su tutte le rubriche del bilancio pluriennale”. “L’impianto di questo bilancio – prosegue De Luca – non può funzionare. Ci sono alcune norme che non meritano neppure di entrare in Aula, come quelle per la copertura della sanità. Armao deve poi finirla di dire che dal 2012 entraranno miliardi delle accise, il Parlamento lo censuri”.

ore 12.47 Il presidente dell’Ars, Francesco Cascio, apre la seduta. Si procede con la lettura del verbale della seduta di ieri e le attività propedeutiche ai lavori d’aula che, secondo quanto annunciato dallo stesso Cascio, verranno poi rinviati al pomeriggio. Decisione presa per consentire lo svolgersi di riunioni politiche.

Riepilogo delle ore precedenti.
Le undici, era questa l’ora “X” per una nuova seduta di Sala d’Ercole. Eppure, oggi come ieri, i lavori non si aprono. Tutti in attesa del fatidico accordo che consenta di placare gli animi e varare entro sabato il bilancio. Poche ore, ma devono bastare altrimenti i novanta inquilini dovranno lasciare il prezioso scranno.
Nei corridoi di Palazzo dei Normanni c’è una calma apparente. In queste ore infatti nelle “stanze del potere” è un susseguirsi di riunioni e incontri. In prima fila Leanza (Mpa), nel ruolo di mediatore con le forze d’opposizione, in questo momento in riunione con Michele Cimino (Fds), il presidente della commissione Bilancio Riccardo Savona , l’assessore al Bilancio Gaetano Armao.
“Non trovano la calcolatrice giusta – commenta ironico Cateno De Luca (Sicilia Vera), pronto a discutere i suoi 3.600 emendamenti uno per uno fino all’ultima riga – . Stanno facendo i conti, ma senza l’oste…”.
Le uniche dichiarazioni, al momento, sono quelle che giungono attaraverso comunicati stampa.
Con il deputato del Pdl Giuseppe Buzzanca
che annuncia “l’accordo in commissione bilancio per la soluzione dell’annoso problema degli arretrati che la Regione siciliana doveva all’Atm di Messina”. La società peloritana vantava un credito di circa 11milioni per il periodo pregresso compreso tra il 2003 e il 2008 poiché la Regione, fin qui, non aveva riconosciuto il percorso effettuato dalla tramvia messinese. “Gli arretrati – riprende Buzzanca – saranno dunque rimborsati all’Atm con un rateo annuo di poco superiore ai due milioni che, come ha assicurato stamattina l’assessore Armao, sarà inserito quale voce nella cosiddetta tabella L”.
Se c’è chi vince una battaglia, c’è anche chi alza la voce. Secondo la capogruppo dell’Udc Giulia Adamo “Il Pdl tenta di compromettere il recupero e gli interventi sui porti siciliani”. “Si chiede –  dice – di discutere in finanziaria le somme destinate alla manutenzione dei porti come se si trattasse di prebende o contributi a titolo personale. L’opposizione dovrebbe comprendere che queste infrastrutture costituiscono un volano per lo sviluppo economico della nostra Isola. Senza dimenticare che si sta discutendo di un capitolo già previsto in bilancio”. “Ci batteremo comunque anche in Finanziaria per difendere gli interventi e la tutela dei porti siciliani – conclude Adamo – La discussione in aula permetterà ai siciliani di comprendere chi si batte per gli interessi della nostra Isola e chi invece pensa ad elargizioni dal sapore clientelare ad enti e associazioni”.
Le premesse non sono quindi delle migliori e anche la giornata si annuncia lunga, molto lunga.


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