"Stadio Barbera, Palermo moroso"| Il club: "Noi in credito col Comune" - Live Sicilia

“Stadio Barbera, Palermo moroso”| Il club: “Noi in credito col Comune”

Lo stadio Renzo Barbera di Palermo

Scontro di cifre fra la Commissione Urbanistica di Sala delle Lapidi e la società rosanero

La concessione dell'impianto
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PALERMO – Il “Renzo Barbera” torna a far discutere e stavolta non per motivi sportivi. Mentre il Palermo si lecca ancora le ferite per la mancata promozione in serie A, con tanto di polemiche e ricorsi alla giustizia sportiva e ordinaria per la serataccia di Frosinone, si apre un altro fronte per il club di viale del Fante. La commissione Urbanistica di Sala delle Lapidi, infatti, chiede che il Comune rimetta mano all’accordo con il club rosanero e batta cassa con la società per le spettanze dovute per l’uso del Renzo Barbera.

Il riferimento è alla convenzione per l’utilizzo dello stadio che è di proprietà del Comune, ma affidato al Palermo calcio. Un accordo in realtà scaduto da quattro anni e che Palazzo delle Aquile non ha ancora rinnovato: già nel 2014 c’erano state le prime polemiche e la giunta aveva dato il via libera a un nuovo schema che però il consiglio, sovrano in materia, non ha ancora approvato. Lo scorso 30 maggio si è pertanto tenuta una riunione in commissione, alla presenza degli uffici, dalla quale è emerso che in dieci anni il club non ha pagato il canone annuo di 315 mila euro, compensando però i soldi con opere di manutenzione che toccherebbero al Comune ma di cui si è invece fatta carico la società.

E il motivo è semplice: la Questura autorizza lo svolgimento delle partite solo se vengono fatti alcuni interventi e il Comune, con i suoi tempi burocratici, non riuscirebbe a stare al passo con il calendario calcistico. Da qui l’escamotage: i lavori li realizza il club rosanero e li defalca dall’affitto della struttura, consentendo alla squadra di giocare regolarmente. “Ma nessuno ha mai quantificato questi interventi – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – né si capisce in base a cosa l’amministrazione abbia autorizzato questa compensazione, visto che non è prevista”.

“In realtà se si quantificassero i lavori si scoprirebbe che siamo invece in credito – replica il presidente della società rosanero Giovanni Giammarva –. Pur di chiudere la vicenda, abbiamo anche rinunciato al rimborso di somme non indifferenti riconoscendo bonariamente un piccolo credito a favore del Comune, di meno di 100 mila euro. Abbiamo più volte sollecitato formalmente la definizione di questa vicenda, visto che abbiamo avuto tutto l’interesse nel chiuderla, ma attendiamo ancora risposte dal Comune”. Il club si dice pronto a dimostrare, conti alla mano, di avere speso ben più di quanto avrebbe dovuto, tema peraltro oggetto di un apposito tavolo tecnico col Comune che va avanti da due anni.

“I lavori straordinari li farà il Comune, che deve garantire il rispetto dei tempi – aggiunge Tantillo – ma il canone va regolarmente pagato. Inoltre interverremo sulla gestione della pubblicità che, in base alla vecchia convenzione, è appannaggio in modo completo della società: su questo chiederemo di conoscere i numeri. Ma riteniamo necessarie modifiche anche sulla gestione della tribuna autorità e sull’uso dello stadio per i concerti: è impensabile che, mentre si ripara il Palasport, non ci sia un luogo dove poter svolgere i grandi eventi. Il tutto senza intralciare ovviamente il campionato”.

La nuova convenzione, approvata soltanto dalla giunta, prevede una durata di sei anni (e non più di tre), lavori per 900 mila euro a carico del club (che si sommano a quelli da 3 milioni già eseguiti dal 2004 al 2013), un canone leggermente più salato (328 mila euro) e la manutenzione. Gli uffici però dovranno prima effettuare una transazione per il pregresso, chiedendo un parere all’Avvocatura.

“Il Comune deve avviare una sana interlocuzione con la società del Palermo, che in questi anni ha utilizzato lo stadio ed effettuato alcuni interventi con ricadute positive sulla città – dice il presidente della commissione Giovanni Lo Cascio – Bisogna trovare una soluzione che salvaguardi l’interesse pubblico e non penalizzi un club che ha comunque dato tanto ai palermitani”.

“Inutile parlare di nuove convenzioni, visto che al momento è in vigore quella vecchia – puntualizza Mimmo Russo di Fratelli d’Italia – quindi è anzitutto necessario fare i conti con quanto in questi anni è stato pagato e quanto c’è ancora da pagare, vedremo cosa accadrà in futuro ma è certo che gli arretrati vanno saldati e non si può pensare di farlo con lavori che nessuno ha quantificato”.

LE REAZIONI

“Non possiamo più far funzionare questa amministrazione prendendo sempre tempo e non intervenendo su nulla, è necessario rinnovare la convenzione – dice Rosario Arcoleo, presidente della Settima commissione – Tra qualche tempo le certificazioni dello stadio scadranno e, senza un accordo, il Comune dovrebbe affrontare spese non indifferenti”.

“Bisogna procedere alla stipula della convenzione entro il prossimo campionato – dicono i consiglieri Marcello Susinno e Giuseppina Russa, componenti della Settima commissione – perché tale condizione di proroga della precedente convenzione espone l’amministrazione al rischio di eventuali contenziosi”.

“Da un’attenta lettura della convenzione-affermano i consiglieri Sabrina Figuccia e Claudio Volante- appaiono superate le osservazioni del Consigliere Tantillo, in quanto è stato curato anche l’aspetto dei sopralluoghi di natura tecnica da eseguire congiuntamente per concordare le modalità di intervento e determinarne i costi. Con riferimento all’aspetto della riserva dei posti in tribuna, non si può negare che alcune convenzioni stipulate in altri comuni abbiano previsto questa possibilità e proprio in tal senso ci faremo promotori in aula di un emendamento che consenta di prevedere specifiche riserve destinate ad esigenze di carattere sociale e non certo legate ad inutili e anacronistici privilegi”.


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