Amia, Gesip e teatro Biondo| Il "caldo" lunedì del sindaco Orlando - Live Sicilia

Amia, Gesip e teatro Biondo| Il “caldo” lunedì del sindaco Orlando

Il sindaco Leoluca Orlando

L'attesa della firma di Crocetta per la Gesip, la riunione con i sindacati Amia, il vertice in Prefettura sul teatro Biondo: ecco i fronti caldi di questo lunedì per il sindaco Leoluca Orlando. A una settimana dal Festino di Santa Rosalia.

LE VERTENZE
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PALERMO – L’Amia, la Gesip, il teatro Biondo. Quella che comincia sarà una settimana cruciale per il comune di Palermo, alle prese con la preparazione del Festino di Santa Rosalia che, viste le vertenze in atto, potrebbe trasformarsi nel palcoscenico ideale per nuove proteste. E molto dipenderà anche da quello che succederà oggi, un lunedì assai “caldo” per il sindaco Leoluca Orlando. Mentre proseguono i preparativi per il corteo di domenica sera, con tanto di inaugurazione di piazza San Domenico come giardino a cielo aperto e in pieno centro, il primo cittadino dovrà affrontare un inizio settimana mica male.

Partiamo dalla Gesip. I lavoratori, ormai da una settimana, sono fermi e il rientro in servizio, dato più volte per imminente, in realtà non si è mai concretizzato. Sebbene sia arrivata la firma del finanziamento da Roma, infatti, manca ancora l’ultimo passaggio ovvero la firma del governatore Rosario Crocetta. Governatore che giovedì scorso non era a Palermo, nonostante l’incontro tra Orlando e l’assessore Ester Bonafede, e che dovrebbe in poche parole autorizzare gli uffici a concedere la nuova cassa integrazione senza passare dal tavolo tecnico che potrebbe creare ben più di un problema. Una delle ipotesi in campo potrebbe essere quella di una proroga inferiore ai sei mesi, per evitare le proteste degli altri cassintegrati, ma sta di fatto che se la firma del governatore non giungesse nemmeno oggi sarebbe facile prevedere nuove manifestazioni di piazza. Oggi la Regione volerà comunque a Roma per capire di preciso quanto toccherà alla Sicilia e la speranza è che le risorse siano superiori al previsto: in questo modo si potrebbe estendere la Cig agli esclusi, disinnescando sul nascere eventuali proteste sulla proroga a Gesip. Se il governatore firmasse oggi, già domani potrebbe esserci la convocazione all’Ufficio provinciale del lavoro. Il Comune, comunque, guarda già al 2014 e nell’ultimo incontro con i sindacati Orlando ha messo sul piatto due possibilità, ovvero la richiesta di due deroghe al ministero della Funzione pubblica: la prima per la mobilità orizzontale fra aziende, la seconda (inedita) per scorporare dalle spese per il personale (che per legge non devono superare il 50 per cento della spesa corrente) i soldi usati per Coime e Lsu provenienti da Roma, pari a decine di milioni di euro. Una deroga che, se venisse concessa, eviterebbe il blocco delle assunzioni al Comune ma che in molti considerano solo una mera speranza visto che si dovrebbe comunque ricorrere a una variazione della norma.

Passiamo all’Amia. Nel pomeriggio, infatti, il sindaco incontrerà i sindacati per fare il punto della situazione: lunedì prossimo verranno aperte le buste per l’acquisizione di lavoratori e beni mobili dell’azienda che è in mano ai curatori fallimentari. Ad oggi è pervenuta solo la proposta del Comune, ma difficilmente qualche privato si farà avanti e così Palazzo delle Aquile potrebbe ben presto assorbire i 2500 dipendenti modificando lo statuto di Palermo Ambiente e creando un nuovo soggetto (previsto dalla riforma regionale su Srr e Aro) che potrebbe anche chiamarsi “Risorsa ambiente per Palermo”, a capo del quale potrebbe andare l’attuale liquidatore di Palermo Ambiente Domenico Michelon, esperto del settore, già consigliere provinciale della Rete e uomo di fiducia del sindaco. Tutte ipotesi, per il momento, che dovranno però convincere i sindacati della buona riuscita dell’operazione onde evitare nuove proteste.

Infine chiudiamo con il teatro Biondo, il cui bilancio deve fare i conti con la defezione della Provincia. Il commissario Demenico Tucci ha già fatto sapere di non poter versare un euro nelle casse dello Stabile che rischia così di non poter chiudere il bilancio e non pagare gli stipendi, mettendo a rischio i posti di lavoro. Il Comune ha anticipato 500mila euro che però potrebbero non essere sufficienti e così il Prefetto ha ordinato un vertice per fare chiarezza sulla vicenda. Per quanto riguarda il nuovo direttore artistico, invece, incassato il rifiuto di Roberto Andò, il Comune dovrebbe puntare su Emma Dante con cui si sono intensificati i contatti nelle ultime settimane. Ma non è detta l’ultima parola.

 


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