Amici della Musica | Ecco la stagione 2009/10

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Minestra riscaldata….niente di nuovo sotto il sole. Gli stessi di sempre che mantengono un sistema basato su clientelismo e favori personali. Vergogna…. E poi si chiede perché nulla funziona in Sicilia….per prima nella città di Palermo.

Non serve a nulla fondare movimenti che si sovrappongono ai partiti e magari per condizionarli quando gli attori sono sempre gli stessi da piu' di 30 anni. Costoro invece di fondare un altro movimento farebbero bene a ritirarsi per il bene loro e di tutti. La mentalita' non cambia e' un problema decisamente culturale. Purtroppo ci saranno in molti in questa kermesse trascinati dalla solita ipocrisia e dalla loro timore di dire no a questo triumvirato di consoli per questa volta non Romani per gestire potere a piacimento e alimentando clientelismo. Siamo ancora una volta davanti a un neofeudalismo nocivo e devastante senza un programma per gli interessi della collettivita' duro a morire. Che cosa propongono questi consoli per una sanita' allo sfascio, per la penuria d'acqua, per il lavoro dei giovani costretti ad emigrare spopolando non solo i paesi ma soprattutto le citta'? Non sono capaci di nulla perche' incapaci e perche' queste problematiche sono molto lontane dal loro orizzonte politico. Per quanto tempo saremo talmente servili da stare dietro a costoro che non conoscono nemmeno quanto costa un kg di pasta grazie alle loro dorate indennita' per essere stati distruttivi e feudali.

Che senza organico non si conclude niente, è un fatto ovvio, ma talvolta colpevolmente "dimenticato" da certi politici e dai vertici burocratici loro servi. Il resto è inevitabile conseguenza. Una squadra di calcio composta da quattro invece che da undici giocatori, perde in partenza contro chiunque.

Vista dall'esterno e in base alle notizie dei media, occorre aspettare le controdeduzioni e capire se gli ispettori sono indipendenti o politicizzati e trascurano altre responsabilità, visto che la storia e l'attualità insegnano che a Palermo tutto si ferma e rimane immobile rispetto alla periferia, diventando il capoluogo e la sua burocrazia, monolitica, protetta e inattaccabile, una specie di palla al piede della Sicilia.

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