Beppe è stato l'espressione vivente della pratica della Medicina di Qualità, basata sul rapporto empatico e la conoscenza dei metodi per fare la migliore scelta sul singolo paziente. Ha rappresentato per anni il punto di riferimento e di confronto di molti di noi medici, che di lui abbiamo amato il garbo, la competenza, la riservatezza, l'ironia, l'amore per la sua famiglia, la disponibilità verso tutti. Ti abbiamo voluto e Ti vorremo sempre bene!
Anno giudiziario, la relazione| “Si ricorre al linguaggio dell’odio”
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Il Principe madonita!!!
Grazie mille a tutti per il tempestivo intervento.
Emerge il vero spessore politico e soprattutto morale di Miccichè. Se pensiamo che costui ha avuto un ruolo primario nelle istituzioni quanto emerge appare molto inquietante. Dovrebbe dimettersi immediatamente da deputato Regionale per avere calpestato la dignità del ruolo istituzionale che svolgeva e svolge e dovrebbe essere processato per il suo comportamento immorale privo di un minimo di rispetto per se stesso e per le istituzioni. Mi chiedo come i Siciliani per 30 anni e soprattutto i Palermitani l'abbiano votato. Purtroppo non è l'unico ad essere così a Palermo e come a Roma.
Bello vivere a spese altrui, ma la mattina quando si guardano allo specchio come si sentono?
la relazione del presidente Frasca a mio parere deve essere discussa e commentata nelle scuole.
E’ un apporto istituzionale e valoriale che non puo’ e non deve cadere nel vuoto ma costituire una base di discussione, di approfondimento, di riflessione per ogni icttadino e soprattutto per i nostri giovani affinche’ costituiscano un rapporto con le Istituzioni che assume una funzione pedagogica-educativa necessaria per la crescita civile e culturale del cittadino-persona.
Le istituzioni ci sono, lo Stato c’e’, a noi cittadini l’onere e l’impegno di rapportarci e cogliere l’essenza e i valori che trasmettono e trasfonderli nella vita concreta di tutti i giorni.
Questo non e’ solo il pensiero del presidente Frasca ma anche di Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Rosario Livatino, Giovanni Falcone e degli altri Magistrati colleghi martiri che lo hanno preceduto.
Ottima relazione, Bellissime frasi se seguono comportamenti in linea con quanto scritto.
Sacrosante parole; chi si sognerebbe di contestarne il contenuto, oltre che il
valore? Ma se è vero, come è vero, che anche il semplice sospetto della
mancanza d’indipendenza dei giudici, rischia d’ingenerare nella gente un senso
di sfiducia verso la delicata Istituzione della Magistratura, mi chiedo come mai
nessuno- ad oggi – abbia mai affrontato con serietà ed onestà il problema
delle correnti all’interno del C.S.M. In realtà non sono il solo a chiederselo.
Nino Maniscalco