Giustizia tributaria:| calano i contenziosi - Live Sicilia

Giustizia tributaria:| calano i contenziosi

L'inaugurazione dell'anno giudiziario

Restano le difficoltà nel settore, che ad ogni modo può godere di un calo dei contenziosi. Il presidente della commissione regionale Umberto Puglisi fa il punto: “La pendenza dei procedimenti è rimasta stabile. C'è un persistente assottigliamento dei giudici e del personale amministrativo”.

l'inaugurazione dell'anno giudiziario
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PALERMO – Il calo dei contenziosi segna il bilancio dell’anno giudiziario e tributario 2012. Calano i procedimenti nelle commissioni provinciali, passando da 52.817 a 42.116, mentre il carico spettante alla commissione regionale cresce leggermente raggiungendo quota 18.952, rispetto ai 17.048 procedimenti dell’anno precedente. Lo registra la relazione annuale svolta presso lo Steri di Palermo, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario. “La pendenza dei procedimenti è rimasta sostanzialmente stabile – precisa Umberto Puglisi, presidente della commissione tributaria regionale -, la lieve contrazione è dovuta in gran parte alla significativa riduzione dei procedimenti sopravvenuti”.

Non si scioglie alcun nodo quindi, ed è lo stesso Umberto Puglisi a spiegarne il perché: “Parliamo del persistente assottigliamento dei giudici e in parte pure del personale amministrativo, in particolare presso la commissione regionale”. In effetti la situazione complessiva dei procedimenti pendenti in commissione regionale va messa in relazione alla diminuzione in termini assoluti dei procedimenti sopravvenuti, passati da 7.282 a 6.718.

Il risultati migliori sono quelli conseguiti dalla sede staccata di Catania, che pur d’innanzi ad un aumento complessivo dei procedimenti pervenuti ha tenuto testa, portando a compimento un numero maggiore di procedimenti rispetto alla più attrezzata sede centrale di Palermo. Le problematiche della giustizia tributaria potrebbero essere agevolate dalla massiccia immissione di nuovi giudici togati, a seguito del maxi-concorso del 2011. “Non è comunque prevedibile lo scongelamento – prosegue Puglisi – di alcuna delle sezioni rese frattanto non attive. Non sono stati ancora reclutati presidenti e vicepresidenti, a parte le penuria di locali e personale di segreteria”.

Nella relazione sullo stato della giustizia tributaria c’è anche il riepilogo su quali sono i principali oggetti del contendere. Al primo posto il tributi statali, che riguardano il 73 per cento dei contenziosi. In ascesa però pure i ricorsi sui tributi locali, divenuti sempre più onerosi, e passati dal 12 al 19 per cento nelle commissioni provinciali e dall’8 al 26 per cento presso la commissione regionale. Nessuna novità invece sull’esito del giudizio: nel 44 per cento dei casi in primo grado è favorevole al ricorrente, nel 21 per cento all’amministrazione e nel 34 per cento ha esito differente. Si riduce la forbice invece nel giudizio di appello: 40 per cento a favore del contribuente, 39 per cento a favore dell’amministrazione e 20 cento con esiti diversi.

In chiusura però il presidente della commissione giudiziaria tributaria lancia un monito all’intero sistema: “Sarebbe opportuno che l’amministrazione finanziaria – sottolinea – fosse dotata di tutti i mezzi e della qualificazione necessaria per affrontare materie sovente delicate e complesse, che toccano la vita di tutti i cittadini, in modo tale da essere in grado non solo di difendere il proprio operato, ma anche di valutare in sede amministrativa le legittime ragioni di contribuenti, senza costringerli a contenziosi defatiganti, anche quando non sarebbe necessario”.


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