Assicurazione Asp, alt alla gara | Protesta per il novellame - Live Sicilia

Assicurazione Asp, alt alla gara | Protesta per il novellame

Il governo, riunito a Caltanissetta, ha sospeso l'iter per l'assegnazione di un contratto decennale da 53 milioni l'anno per la copertura assicurativa delle Aziende sanitarie. Dopo l'alt del Ministero della Pesca, ritirato il decreto di Cartabellotta. Revocato il direttore di Sprint Sicilia.

PALERMO – Martedì doveva essere il giorno della gara. Il broker (la Willis) avrebbe dovuto individuare la compagnia assicurativa con la quale sottoscrivere un contratto da oltre mezzo miliardo di euro. Ma la giunta guidata da Rosario Crocetta, riunita oggi a Caltanissetta, ha fermato tutto, sospendendo la gara, nell’attesa di portare avanti alcune verifiche. La gara è quella che riguarda i “rischi clinici” di tutte le aziende sanitarie siciliane. Una gara da 53 milioni di euro annui, per un periodo di dieci anni. Un bando voluto dall’ex assessore Massimo Russo, e dall’allora dirigente generale Lucia Borsellino. Oggi assessore.

Il governo nutrirebbe alcuni dubbi riguardo alla necessità di “appaltare” a una sola compagnia l’assicurazione di tutte le Asp. Un rischio troppo elevato. Senza contare il fatto che, per l’esecutivo, i requisiti del bando avrebbero ristretto di molto la possibilità di partecipare alla gara. Col rischio di violare i principi della concorrenza. Un rischio sollevato, in passato, anche dall’ex manager del Policlinico Mario La Rocca. Insomma, il bando si ferma. Lunedì è previsto un nuovo vertice del governo che proverà ad approfondire gli aspetti tecnici della vicenda. E capire se “sbloccare” nuovamente la gara, oppure fermarla del tutto.

La giunta, poi, ha manifestato la sua protesta contro la decisione assunta dal ministero della Pesca di interdire la pesca del novellame, “decisione – spiega una nota di palazzo d’Orleans – che appare alquanto singolare se si considera che il piano di gestione nazionale presentato a Bruxelles non ha inglobato la proposta presentata dal governo siciliano, proposta perfettamente conforme al regolamento comunitario in materia. Lo stesso presidente Rosario Crocetta, nel periodo in cui era parlamentare europeo, venne a conoscenza che il commissario Ue aveva autorizzato la pesca del novellame in alcune aree nel nord Italia, ma non in Sicilia. Appare veramente singolare che il governo Monti si sia allineato alla scelta già effettuata dal precedente esecutivo Berlusconi, ignorando completamente la situazione in cui versa il comparto pesca in Sicilia”. Nel chiedere urgentemente un incontro al governo e al commissario Ue alla pesca, la giunta esprime la propria solidarietà ai pescatori siciliani e all’assessore Dario Cartabellotta e “si impegna – dice Crocetta – a trovare nel nuovo bilancio di previsione le risorse per supportare i piccoli pescatori così duramente colpiti dal blocco delle attività”.

L’assessore alle Attività produttive, poi, ha revocato l’incarico di Maurizio Ninfa, direttore dello Sportello regionale per l’internazionalizzazione. L’esecutivo, infine, ha deliberato lo “stato di calamità” per i territori penalizzati dal crollo del ponte sulla Statale 115, tra Sciacca e Ribera.


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