"Mia figlia disabile non può andare a scuola" - Live Sicilia

“Mia figlia disabile non può andare a scuola”

Pubblichiamo la lettera di un genitore che chiede venga esercitato il diritto allo studio della figlia disabile. La replica dell'assessore Ciulla: "Abbiamo esternalizzato il servizio. Il sistema di accreditamento uscirà a breve".

La protesta di un padre
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PALERMO – L’emergenza sociale della Gesip non tocca solo gli ormai ex dipendenti della municipalizzata e le proprie famiglie, ma tutta la cittadinanza in termini di servizi. Il caso più recente è quello che ha costretto un genitore ad inviare una lettera, sotto forma di richiesta d’aiuto, alla Terza Circoscrizione.

“Ormai da più di 60 giorni mia figlia di 7 anni non ha la possibilità di frequentare la scuola, di crescere con i suoi coetanei. Il diritto allo studio tanto proclamato dalle istituzioni così come dalla Costituzione italiana, viene messo nel dimenticatoio per la soppressione, si dice temporanea, del servizio di assistenza e trasporto disabili. Se l’abbandono scolastico è indotto dalla famiglia è perseguibile per legge, mentre se è causato da un disservizio delle istituzioni il caso passa inosservato.

Mia figlia è affetta da ipotonia generalizzata, causata da SMA 1, che la costringe a vivere in carrozzina, priva di ogni ausilio. Sono un accumulo di permessi che riesco a guadagnarmi nelle mie ore di lavoro settimanale, mi consente di poter assistere personalmente mia figlia soltanto un giorno a settimana. Soltanto per quel giorno mia figlia può godere dei diritti di una bambina come tante altre”. Il disagio creato a giovani disabili che frequentano la scuola è, come detto, causato dalla sospensione del personale Gesip, che fino al periodo estivo curava il prelevamento e accompagnamento degli aventi diritto.

Il consigliere della Terza Circoscrizione, Maurizio Scrima afferma: “Abbiamo presentato un’interrogazione, perché siamo già a fine novembre e non è ancora stato fatto nulla”. Replica invece così l’assessore alla cittadinanza sociale, Agnese Ciulla: “Abbiamo predisposto un sistema di accreditamento che uscirà a giorni. Purtroppo la soluzione non sarà immediata a causa dei tempi burocratici necessari. L’assistenza ai disabili in parte è coperta dal Coime. Un’altra parte invece altra andrà esternalizzata, proprio per quello che riguarda l’accompagnamento a scuola”.

Lo scorso anno i bambini che usufruivano del servizio erano 65, mentre finora le richieste sono state meno: “Abbiamo fino ad ora ricevuto circa 50 richieste. Ci stiamo muovendo – conclude Ciulla – per trovare una risposta nel minor tempo possibile”.


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