Auguri caro Gianfranco | Ma perché fai l'Orlando? - Live Sicilia

Auguri caro Gianfranco | Ma perché fai l’Orlando?

Micciché è come le macchinette per il pop corn. Nel bene e nel male. Vi spiego perché.

IL DIEGONALE
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4 min di lettura

Caro direttore,

è un privilegio per me profittare della sua ospitalità per fare gli auguri al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana.

Buon compleanno Presidente.

Oggi è infatti il compleanno di Gianfranco Miccichè e non poteva essere diversamente, Gianfranco non poteva che nascere il primo aprile. Chi di noi in questo giorno non si è cimentato in uno scherzo? Perché a questa carina tradizione si doveva sottrarre madre natura?

Talentoso e mentalmente pigro, coraggioso e fragile, arrogante e umileSi tratta di una delle più folli convivenze tra naturali contraddizioni.

Madre natura si è presa gioco degli esseri umani, ha preso una di quelle macchinette che producono popcorn e l’ha fatta diventare Gianfranco Micciché. Badate bene, questa non vuole essere una mancanza di riguardo ma è come io ho sempre visto nella mia immaginazione il turbinio delle idee che andavano su e giù per la sua testa (pensate al movimento dei popcorn all’interno della boccia). Si tratta di un vagare incontrollato che spesso lo porta a trovare soluzioni che sono solo il frutto del suo intuito ma che nella loro apparente irrazionalità centrano inaspettatamente il segno.

Purtroppo anche le persone salgono e scendono nella sua considerazione politica allo stesso modo e alla stessa velocità e vanno su e giù le loro quotazioni. Così un personaggio così lontano dal suo modo di pensare, nemico giurato un tempo, diventa per ragioni imperscrutabili un modello.

Mi sono spesso chiesto come gli possa essere nata questa recente aspirazione di essere una specie di Orlando bis. Io non so se sono uguali, come lui ha spesso recentemente affermato. A me, in verità, non sembrava. Miccichè è, nella mia opinione per carità, ciò che Orlando disprezza di più e che neanche tanto abilmente riesce a dissimulare e naturalmente è molto meglio anche umanamente di Orlando. Contento lui, però. Devo ammettere però che sono entrambi un po’ allergici alle critiche. Insomma, in questa cosa, adesso che ci penso, li vedo abbastanza somiglianti.

Ognuno, comunque, è libero di avere i suoi modelli e Gianfranco, diciamo la verità, senza per questo perdere il suo genio, la tendenza a farsi vendere ed a prendersi ‘cannistri vacanti’ un poco l’ha sempre avuta.

Allo stesso modo è capace di mettere a frutto il suo talento e vincere una competizione politica senza lasciare un solo seggio agli avversari oppure a risorgere quando tutti lo davano per defunto e determinare la vittoria di Musumeci. Madre natura ci ha fatto però questo scherzetto e lo ha reso non solo talentoso ma anche talmente pigro mentalmente a volte da affidare inopinatamente pensieri e azioni, che dovrebbero essere suoi, a chi questo talento proprio non l’ha, anzi, è talmente scarso da essere davvero imbarazzante, come imbarazzanti d’altronde sono le ultime scelte che hanno riguardato il partito a Palermo. Ma questa è altra cosa e soprattutto non è affar mio.

L’ultima volta in cui ho parlato pubblicamente del mio amico Miccichè è stato quando recentemente ho commentato ‘l’affaire’ Caruso. Lo chiamo così non perché c’era qualcosa di losco ma per il mistero che avvolge e ha sempre avvolto alcuni personaggi che gravitano e hanno gravitato in Forza Italia, qualcosa di misterioso che li ha reso attraenti, ai suoi occhi naturalmente. Personaggi che avrebbero dovuto restare nei ruoli che originariamente gli assegnava e che poi inspiegabilmente diventano padroni di casa, gli sottraggono persino le chiavi e si trasformano poi nei peggiori ‘tragedian master’ ( il mio professore di Inglese mi perdonerà ma l’espressione mi piaceva troppo).

Se così non fosse non si spiegherebbero tante cose o anche alcune idee davvero bizzarre. Ma è vero che vuoi fare un’orchestra? Un’altra? Come si chiama? L’orchestra del Mediterraneo? Questa non può certamente essere farina del tuo sacco. Nonostante le tue indiscusse capacità, il tuo formidabile intuito, questa va davvero oltre ogni possibile immaginazione. Per favore voglio conoscere il genio che te l’ha proposto e voglio anche capire come ha fatto a convincerti che era una buona idea. Per carità ci sarà qualcosa che mi sfugge.

Io non sono mai stato particolarmente brillante ed è quindi certo che ci sarà un senso subliminale in questa scelta che non sono riuscito a cogliere.

Presidente, fratello mio, oggi è un giorno di festa ed io ti voglio bene..non ti curar di me ma guarda e passa anche perché, qualcosa mi dice che, se non te lo dicessi lo faresti ugualmente.

Buon compleanno


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