Aumentano i canoni demaniali | "L'assessore ritiri il decreto" - Live Sicilia

Aumentano i canoni demaniali | “L’assessore ritiri il decreto”

Dopo l'emanazione del decreto che alza del 600 per cento i canoni di concessione per il demanio marittimo, arriva la richiesta di un passo indietro. "Chiediamo la sospensione in modo da concordare una soluzione insieme", afferma il deputato di Articolo 4 Lino Leanza.

Il braccio di ferro
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PALERMO – In discussione i nuovi canoni per le concessioni di beni demaniali marittimi che un decreto dell’assessore Mariella Lo Bello aumenta di ben sei volte rispetto all’anno passato. La decisione della titolare dell’assessorato di via Ugo La Malfa serve ad adeguare l’ammontare dei canoni che i privati devono alla Regione per l’uso del litorale sia per quanto riguarda l’ambito turistico che per quello industriale. Immediata è stata la risposta delle associazioni di categoria, che hanno chiesto alla Regione di fare un passo indietro. Per prima Federalberghi: l’associazione presieduta da Nico Torrisi sottolinea che “le imprese turistiche hanno predisposto piani di investimento e ipotesi di rientro sulla base di accordi precisi e confermati nonostante la crisi, ma alla luce di tale decisione unilaterale si rischia di compromettere tutti i calcoli alimentando un contenzioso con la Regione e il blocco delle iniziative”

Oltre alle associazioni di categoria si muove anche la politica. A chiedere all’assessore Lo Bello di fare un passo indietro è intanto il gruppo Articolo 4, che ha illustrato le sue perplessità sia al presidente della Regione che all’assessore stesso. “Si avvii al più presto la concertazione – dice Lino Leanza – in modo che si trovi una soluzione concordata. Intanto chiediamo la sospensione del decreto e di discuterne, mentre il decreto può essere emanato dopo l’estate. Abbiamo fatto una richiesta formale al governo, credo sia giusto attivare un tavolo tecnico con le associazioni di categoria e l’assessorato al Turismo”. Leanza prosegue: “E’ giusto che la Regione possa incassare di più dai canoni ma mettere un peso così grosso sulle attività degli imprenditori del settore da un giorno all’altro rischia di diventare un problema per la già complessa situazione economica siciliana”. Chiede la revoca del decreto invece Bernardette Grasso (Grande Sud): “Vorrei sapere se è intenzione del presidente della Regione, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali in essere in tutte le strutture turistiche, ricettive e produttive che hanno in concessione aree demaniali marittime, revocare il decreto”. Il parlamentare regionale e sindaco di Caprileone chiede all’esecutivo di “procedere all’emanazione di un nuovo decreto che tenga conto delle proposte avanzate dai rappresentanti delle categorie interessate”. La stessa Grasso ha presentato in Aula un’interrogazione che verrà affrontata dopo la pausa per le Amministrative, intanto il tavolo tecnico continua a lavorare in cerca di un accordo.


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