"Basta tagli orizzontali" |I medici minacciano proteste - Live Sicilia

“Basta tagli orizzontali” |I medici minacciano proteste

Venticinque sigle sindacali legate alla sanità si sono date appuntamento nella sede della Cisl a Palermo e in una conferenza stampa hanno spiegato le ragioni della mobilitazione. E Renato Costa (nella foto), della Cgil Medici, attacca l'assessore Russo.

Sanità day in Sicilia
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Arriva anche in Sicilia il Sanità day, l’iniziativa promossa dall’intersindacale nazionale dei medici, veterinari, dirigenti, tecnici, professionali e amministrativi del settore, che minacciano forme di pretesta per denunciare la crisi del sistema sanitario nazionale.

Oggi nella sede della Cisl di Palermo, le 25 sigle sindacali siciliane che hanno aderito all’iniziativa hanno incontrato la stampa per farsi portavoce dei disagi delle categorie impiegate nelle strutture sanitarie pubbliche: “Il governo nazionale non può continuare a tagliare in maniera orizzontale i fondi destinati agli ospedali pubblici, senza rendersi conto delle specificità di ogni regione – ha affermato Massimo Farinella, segretario regionale della Cisl medici – a questo punto è necessaria un’ampia mobilitazione di tutta la categoria affinché le nostre posizioni a tutela di un sistema sanitario equo e solidale non rimangano solo sterili proteste ma assumano un ruolo di vera e propria vertenza a difesa dei cittadini”.

I temi caldi dei quali sono quelli legati al famoso decreto sulla sanità che potrebbe non essere emanato, lasciando irrisolti questioni importanti come: la disciplina della libera professione intramoenia (ovvero all’interno delle strutture pubbliche) che scade il 30 giugno, ma di cui non è ancora chiara la normativa, le problematiche assicurative che espongono medici e strutture a continui e gravi contenziosi, il complessivo peggioramento delle condizioni di lavoro dei medici e personale ospedaliero: “Prosegue ancora questa tendenza alla mancata stabilizzazione dei precari – denunciano i sindacati – peccato che i medici precari di oggi abbiano più di 40 anni”.

Secondo Renato Costa della Cgil Medici, la situazione in Sicilia è drammatica. E non risparmia critiche all’assessore Massimo Russo: “La famosa legge 5 era nata con tutti buoni propositi, anche noi sindacati ne fummo contenti, ma oggi possiamo affermare che non ha atteso le nostra aspettative. In sicilia le liste d’attesa per effettuare esami delicati e urgenti continuano a non essere smaltite. Le aree di emergenza dei pronto soccorso continuano a essere congestionate. Senza parlare delle assunzioni selvagge in alcune strutture e la contemporanea carenza di organico in altre. Senza dimenticare il blocco del turn-over. E ancora la questione ticket che grava sui cittadini. Avevamo chiesto di eliminarlo e trovare fondi in altri modi, ma non siamo stati ascoltati. Volete davvero non trovare 120 milioni di auro, ciò che ricava la regione dal pagamento del ticket, all’interno di un sistema che spende ogni anno 8 miliardi?”.


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