CATANIA – Tra gli arresti scattati all’alba nel Messinese nell’operazione condotta dagli agenti di Polizia, c’è anche quello del 59enne Salvatore Virgillito. Il suo nome figura tra i 15 per i quali è stata disposta la custodia cautelare. Virgillito è l’attuale presidente dell’Ordine dei commercialisti di Catania.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, in campo vi era un’organizzazione di matrice mafiosa che gestiva illecitamente un’impresa, con sede a Barcellona Pozzo di Gotto, nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, smaltimento di rifiuti speciali e demolizione dei veicoli.
La famiglia barcellonese
L’impresa, era già destinataria di diversi provvedimenti giudiziari di sequestro e confisca, divenuti definitivi. Dopo procedimenti penali e di misure di prevenzione e nonostante fosse sotto amministrazione giudiziaria veniva ancora gestita da Domenico Ofria capo mafia barcellonese.
Ciò “sarebbe stato possibile grazie ai comportamenti dell’amministratore giudiziario Salvatore Virgillito, completamente asservito al potere mafioso del clan”, dice l’accusa.
Le parole del Procuratore Capo
“Le indagini condotte hanno messo in evidenza come un’azienda confiscata ad una organizzazione operante appunto nel Barcellonese sia stata gestita senza soluzione di continuità dalla stessa organizzazione a cui era stata sottratta”. A dirlo il procuratore capo di Messina Antonio D’Amato oggi durante la conferenza stampa per l’operazione antimafia della polizia.
“Tutto questo è stato possibile – continua D’Amato – grazie ad intuizioni investigative, ad un sistema di intercettazioni e monitoraggio ed anche al determinante apporto di un collaboratore di giustizia. La continua presenza criminale ha generato agli occhi della comunità la percezione di una certa continuità delinquenziale”.