SI FACCIA LUCE PER FARE CESSARE LA VERGOGNA REGIONALE DEGLI SPERPERI DI DENARO PUBBLICO RICHIESTO PER FINANZIARE SAGRE E FESTE, ASSOCIAZIONI CULTURALI TURISTICHE DI DUBBIA UTILITA' PER UN RITORNO ELETTORALE SIA DI DESTRA CHE ANCHE DI SINISTRA. MI AUGURO CHE I GIUDICI CONTABILI VADANO A FONDO DEL PROBLEMA PER ERADICARE QUESTA MALACONDOTTA DEI GOVERNI REGIONALI CHE SISONO SUCCEDUTI NEL TEMPO.
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Gli ultimi commenti su LiveSicilia
Bravo la barbera difenditi...
GRANDE LA VARDERA, continua così , denunciali tutti, HAI IL MIO APPOGGIO e non solo il mio
Il ponte sullo stretto è un immane sperpero di denaro pubblico, di soldi dei contribuenti, che coprirà di ridicolo l'immagine del Paese.
Opera inutile...
Siamo contenti per questo accordo. Se ne riparlerà a dicembre. Ovviamente parlando del rilancio della azienda, dell’indotto e quant’altro, per arrivare alla cassa integrazione.. a vita. Buon lavoro!
La destinazione ideale per lo sviluppo di Termini Imerese e le aree limitrofi dovrebbe essere quella di trasformare la tratta Termini Imerese-Cefalu’-Madonie in una regione turistica internazionale. La realizzazione di questo progetto potrebbe creare centinania, migliaia di posti di lavoro.
La regione é bellissima, ricca di storia e di arte, cucina prelibata, gente gentile e accogliente.
Importantissima la realtà dei due centri termali di Termini Imerese e Sclafani, con acque di qualità curative diverse, che attirerebbero molti canadesi ed americani della fascia nord degli Stati Uniti, ove i freddi sono inetensi in inverno e creano disturbi di salute che le acque termali dei due centri curerebbero. Questi turisti invernali vanno a spendere le loro vacanze in Tunisia, Spagna e Potogallo del Sud, si potrerebbero attirare a venire in Sicilia, appunto a Termini Imeterese, Cefalu’ e nelle Madonie.
I governi regionale e nazionale dovrebbero prendere in considerazione la realizzazione di questo progetto che, sicuramente, attirerebbe investimenti privati da tutte le parti del mondo, in particolare dal Canada, ove vivono circa un milione di italo-caandesi, spesso benestanti, e Stati Uniti che, col Canada, formano un grande blocco economico.