Bosco: "Chinnici? Barbagallo ha sbagliato, si dimetta" - Live Sicilia

Bosco: “Chinnici? Barbagallo ha sbagliato, si dimetta”

Non si arrestano le polemiche.
LA POLEMICA
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CATANIA – Luigi Bosco interviene sul caso Chinnici e chiede le dimissioni del segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo. “La dolorosa notizia del passaggio dal Pd a Forza Italia di Caterina Chinnici è una cartina al  tornasole di un ulteriore insuccesso politico del Segretario Regionale Barbagallo”, spiega Bosco in una nota. “Ricordo che avevo ipotizzato la proposizione di altra autorevole personalità, quale candidato alla presidenza; ma mi fu subito richiesto dal segretario regionale di non insistere su questa proposta. E oggi ho veramente diversi motivi per essere dispiaciuto per non avere insistito. Non ultimo quello di avere provato imbarazzo, durante la campagna elettorale, nel sentire parlare la Chinnici di infrastrutture”, dice Bosco, escluso dalle liste del Pd dopo il monito della candidata Caterina Chinnici.

Poi va all’attacco. “Il segretario, che aveva fortemente richiesto la mia candidatura con il Pd alle elezioni regionali, successivamente sostenne con grande impegno la candidatura della Chinnici. Questa candidatura fu poi strumentalizzata per impedire, ingiustamente, la mia candidatura, per motivi non trasparenti, che ancora oggi non riesco a comprendere, in un penoso rimbalzo della responsabilità di tale scelta”, continua Bosco. “Un controsenso evidente, che palesa ulteriormente l’inaffidabilità di Barbagallo, unico vero sponsor della Chinnici e adesso grande detrattore. È evidente come il modello “Barbagallo” di gestione del partito stia provocando la devastazione del Pd in spregio a tanti storici dirigenti,  attivisti e simpatizzanti”, argomenta.

E avanza la richiesta di dimissioni dopo avere lanciato una bordata. “Non basta scodinzolare dietro la Segretaria Schlein, fingendosi di “sinistra”, per propinare un presunto rinnovamento.  Ritengo che le dimissioni di Barbagallo, oggi, potrebbero essere un apprezzabile gesto utile per una possibilità di rilancio reale del Partito Democratico in Sicilia, consentendo il recupero di tanti simpatizzanti e di tanti dirigenti, in un clima di rinnovata sinergia”, conclude. Insomma, la vicenda, al netto delle dichiarazioni di Barbagallo, per qualcuno non è affatto chiusa.


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