Caso Biondo, la svolta in Spagna| Indagato il primo medico legale - Live Sicilia

Caso Biondo, la svolta in Spagna| Indagato il primo medico legale

Accolta la querela dei genitori nei confronti del primo tecnico che effettuò l'autopsia.

PALERMO – “Un grande passo per noi, per le indagini e per avvicinarci sempre più alla verità”. Santina D’Alessandro, madre del cameraman palermitano Mario Biondo, trovato senza vita nel suo appartamento in Spagna nel maggio del 2013, annuncia così un’importante svolta sul caso del figlio.

Il Tribunale provinciale di Madrid ha infatti accolto la querela dei genitori nei confronti del medico legale spagnolo che eseguì la prima autopsia. In Spagna, la morte del ragazzo fu ritenuta un suicidio, ma la famiglia non si è mai arresa ed ha proseguito la sua battaglia per arrivare alla verità: a Palermo si attende, a giorni, l’esito del nuovo esame autoptico, eseguito da due equipe di tecnici esperti dopo la riesumazione della salma, avvenuta i primi di novembre. “Il 2019 sarà l’anno in cui avremo giustizia – ha detto la madre – mio figlio non si sarebbe mai ucciso”.

Era il 30 maggio di sei anni fa quando il corpo del giovane cameraman fu trovato appeso ad una libreria con una pashmina, nell’appartamento in cui viveva con la moglie, la presentatrice spagnola Raquel Sanchez Silva. Una battaglia non ancora conclusa, che arriva adesso ad una fase decisiva: la Corte ha ordinato di proseguire l’inchiesta e di indagare il medico legale che ha eseguito la prima autopsia. 

Alla base della decisione ci sarebbero le gravi incoerenze individuate tra la relazione che il medico ha firmato nel 2013 e quella che è stata realizzata dopo la seconda autopsia richiesta dai genitori in Italia. La famiglia Biondo accusa il medico di non aver completato l’esame che avrebbe dovuto eseguire sul corpo di Mario, secondo i genitori molte analisi non sarebbero state effettuate, sarebbe stato dichiarato il falso.

Nel dettaglio, è proprio la madre di Mario a spiegare cosa ha condotto la famiglia alla denuncia: “Un iter lunghissimo. Abbiamo controllato i documenti del medico legale spagnolo e notato  due firme che avrebbe messo lui. La prima è quella dell’intervento nell’appartamento di Mario, l’altra riporta la data della consegna della relazione finale. Sembravano diverse, abbiamo quindi nominato in Spagna un perito grafologo che  conferma la non corrispondenza delle firme, al 90 per cento non apparterrebbero alla stessa persona. Il medico – aggiunge Santina D’Alessandro – ha inoltre dichiarato di aver praticato l’autopsia in base ad un metodo che prevede oltre all’apertura del torace, anche quella del cranio, ma quest’ultima, come abbiamo poi saputo, è avvenuta per la prima volta durante l’esame eseguito qui a Palermo”. Si trattava di un passaggio fondamentale per le indagini, visto che fu rilevata una contusione nel cervello, successivamente messa in evidenza dai periti nominati dalla famiglia Biondo.


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