Catania 2.0 perde un pezzo, il consigliere Dario Grasso torna al gruppo Misto - Live Sicilia

Catania 2.0 perde un pezzo, il consigliere Dario Grasso torna al gruppo Misto

L'ex Forza Italia lascia anche i sammartiniani a Palazzo degli elefanti.
EQUILIBRI IN AULA
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CATANIA – Il consigliere comunale Dario Grasso lascia il gruppo Catania 2.0 e va nel gruppo Misto. L’indiscrezione arriva poco prima dell’inizio della seduta di Consiglio comunale prevista per questa sera. Nella nota protocollata quest’oggi, Grasso comunica l’adesione al gruppo Misto “per dare continuità alla propria attività amministrativa“.

Stando a quanto risulta a LiveSicilia, il passaggio non sarebbe stato comunicato ai colleghi di gruppo. Questi ultimi, però, dovranno fare i conti con lo scioglimento di Catania 2.0 per mancanza del numero minimo di consiglieri. Affinché in Consiglio comunale si formi un gruppo, infatti, è necessario che almeno tre eletti ne facciano parte. Con la fuoriuscita di Dario Grasso, nel gruppo di Catania 2.0 rimangono solo Giuseppe Gelsomino e Francesca Ricotta. Una persona in meno rispetto al necessario.

A questo punto, però, si presenta un dilemma: riunire le due anime della Lega sotto lo stesso segno? Nell’aula consiliare di Palazzo degli elefanti, il Carroccio ha due diramazioni distinte: la prima è rappresentata da Alessandro Messina e dall’ex M5s Emanuele Nasca, e fa riferimento all’ex assessore e coordinatore provinciale della Lega a Catania Alessandro Porto; la seconda diramazione, invece, è rappresentata da Catania 2.0 e da Gelsomino e Ricotta, che hanno entrambi per riferimento politico il deputato regionale Luca Sammartino e la senatrice Valeria Sudano.

“Catania 2.0 era diventato un contesto politico in cui io non mi ritrovavo con i miei ideali – spiega Dario Grasso a LiveSicilia – Loro fanno riferimento alla Lega, io invece sono un democristiano“. Anche se, ai tempi del suo ingresso in Catania 2.0, a novembre 2021, Sammartino e Sudano erano già transitati dalle insegne di Italia Viva a quelle della compagine di Matteo Salvini. “Al momento aderisco al Misto per riflettere e lavorare serenamente e in libertà“, continua Grasso. Per adesso, si sente di escludere un ritorno di fiamma con Forza Italia: eletto tra i forzisti nel 2018, era stato nominato capogruppo azzurro in Consiglio a febbraio 2021. “Non ho avuto interlocuzioni con nessun altro esponente politico – conclude Dario Grasso – Alcuni ragionamenti andranno fatti, in futuro, ma non è questo il momento”.

Allo stesso modo dovranno ragionare i colleghi rimasti orfani di un’insegna consiliare. I due gruppi a trazione leghista si riuniranno? E, se sì, quale sarà la strada politica che decideranno di intraprendere? La linea della rumorosa opposizione alla giunta Pogliese di Catania 2.0 o quella della pacata, ma penetrante, offensiva affidata spesso a Nasca?


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