Catania, i ragazzi in campeggio dentro alla scuola - Live Sicilia

Catania, i ragazzi in campeggio dentro alla scuola

Il progetto SP.A.C.C.A. all’istituto Fermi-Eredia: 18 giovani hanno campeggiato tra gli ulivi della struttura scolastica
L'INIZIATIVA
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CATANIA – Un vero e proprio campeggio dentro alla scuola, con tende, materassi gonfiabili e docce all’aria aperta. È parte del progetto SP.A.C.C.A., realizzato dal consorzio di cooperative Il Nodo con la partnership dell’Istituto di istruzione superiore “Fermi-Eredia”, finanziato dal Comune di Catania, tramite fondi della legge 285 del Piano nazionale “Infanzia e adolescenza” del ministero delle Politiche sociali.

Il progetto

SP.A.C.C.A. è acronimo di “Spazio autogestito campus della cittadinanza attiva”, ed è un progetto che coinvolge studenti e studentesse del Fermi-Eredia. SP.A.C.C.A. ha come obiettivo finale l’autogestione di uno spazio, all’interno della scuola, in cui realizzare attività pomeridiane. Un risultato che si raggiunge con un percorso lungo un anno: da gennaio 2022 a gennaio 2023, attraverso anche tappe intermedie come il campeggio dentro alle mura di scuola.

Lo SP.A.C.C.A.mpeggio si è concluso nel plesso Eredia la sera di domenica 29 maggio, dopo due giorni di intense attività e appuntamenti. Diciotto ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni hanno vissuto la scuola in modo del tutto originale per un intero weekend: il montaggio delle tende tra gli ulivi di via Del Bosco, la creazione di docce da campo, la spesa e la preparazione dei pasti per il gruppo intero. E poi gli incontri di formazione, organizzati dal consorzio Il Nodo: i Briganti Rugby di Librino, gli Istituti penitenziari per minori, i mediatori culturali delle comunità di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. E, infine, i genitori: per raccontare loro l’importanza di una esperienza simile.

“Il campeggio è una delle attività specifiche previste da SP.A.C.C.A.”, spiega Gabriele Spina, psicologo e direttore del progetto per conto del consorzio Il Nodo. “Il campeggio altro non è che una metafora di comunità – continua Spina – Grazie al campeggio i ragazzi e le ragazze hanno sperimentato cosa significa autogestione: darsi delle regole tramite le quali portare avanti un gruppo. Più o meno come in una piccola città”.

Lo spazio libero

I 18 campeggiatori serviranno da volano ai compagni di scuola: a loro spetterà il compito di guidare gli altri loro coetanei, con l’aiuto della scuola e de Il Nodo, nella gestione di uno spazio libero dentro alla scuola. Non solo per il 2022, ma anche per gli anni a venire: “Vogliamo che questa esperienza sia trasmessa una generazione di studenti dopo l’altra, per dimostrare agli adolescenti che un modo diverso di costruire un rapporto con l’istituzione scolastica è possibile. Cioè una co-gestione della scuola tra corpo docente, studenti e studentesse”.

Alla fine di giugno gli stessi ragazzi e ragazze prenderanno parte a un workshop residenziale di alcuni giorni in Calabria. E a settembre, non appena ricomincerà l’anno scolastico, inizieranno a lavorare alla co-gestione dello spazio all’interno del Fermi-Eredia e dei laboratori che lì si organizzeranno.


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