CATANIA – Per la Cgil e la Fillea Cgil di Catania, l’area del Centro Direzionale Cibali dovrà essere destinata a un utilizzo pubblico e sociale, come per esempio la realizzazione di un grande parco urbano che possa contribuire alla riqualificazione del quartiere e offrire servizi essenziali ai cittadini. Lo comunicano le due sigle sindacali in un nota.
Il sito ha un’estensione di 159mila metri quadrati e si estende in un’area strategica della città, tra le vie Sabato Martelli Castaldi, Damiano Chiesa, dei Piccioni e viale Mario Rapisardi.
La Cgil e la Fillea, si legge nel comunicato, seguono con attenzione l’iter per la sua vendita e proprio per questo ritengono indispensabile un confronto approfondito sulle prospettive di utilizzo di questa area, affinché venga garantito il massimo interesse collettivo.
Il centro direzionale Cibali
I dati forniti da Ecosistema Urbano 2024 di Legambiente e dall’ISPRA evidenziano come Catania sia tra le città italiane più colpite dalla speculazione edilizia, con evidenti conseguenze in termini di rischio idrogeologico e idraulico. È essenziale che ogni scelta urbanistica tenga conto di questi aspetti e sia orientata alla sostenibilità.
“Un progetto di questo tipo – scrivono i rappresentanti di Cgil e Fillea Cgil di Catania – oltre a migliorare la qualità della vita, potrebbe rappresentare un’opportunità di sviluppo e di creazione di occupazione qualificata. Chiediamo all’amministrazione comunale di garantire un processo decisionale partecipato, che escluda nuove edificazioni e valorizzi l’area nell’interesse della collettività”.
La Cgil e la Fillea Cgil di Catania sono pronte a sostenere e promuovere “un percorso che porti a scelte lungimiranti per il territorio, la tutela ambientale e il benessere dei cittadini per una città più sostenibile, inclusiva e attenta alle esigenze della comunità”.
Sul Centro direzionale di Cibali l’intervento in commissione ambiente del vicesindaco e assessore all’Urbanistica Paolo La Greca.