Quando morì il leone Ciccio ( il primo) io non ci credevo, perché per me il leone era come mio padre, quindi immortale, non era possibile che fosse morto. Chiesi così a papà di portarmi davanti la gabbia, era vuota. Stetti zitto. Il mondo era a colori negli anni "60 , è vero, però ricordo che stavo molto in casa a guardare la TV , una vecchia Grundig a un canale in bianco e nero e il modo era cosi: Vietnam, vietcong, ho chi min, Polpot, tutto in bianco e nero. Ecco, quel giorno fissò la mia pellicola. Capii che anche papà sarebbe potuto morire come Ciccio il leone, il re, l'imbattibile. Ciccio mi proietto' con la sua dipartita nel mondo, quello vero dove la vita è un soffio pari al vento del mare che accarezzava il suo crine.. .
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Vai Giuliano. Non demordere. Palermo ha bisogno di te. Pochi sciacalli e moltissime persone per bene , questa è la citta che yi è accanto.
PopDem: Fuffa. Di nuovo: solo tanta fuffa
ho conosciuto il Leone Ciccio quando l'hanno portato via mi è dispiaciuto tantissimo. sono favorevole a ricordarlo.
Si agli ispettori del lavoro.
In tanti abbiamo creduto alla rivoluzione perbene di Musumeci, sia pure con le perplessità che, sin da subito, destarono alcune figure che lo affiancavano nei propositi di rinnovamento della Sicilia.
Uomini e donne che, avendo già dato prova inconfutabile delle loro incapacità di governare, si proponevano come opportunità di rinascita;
sovveniva allora spontanea la domanda: “ma rinascita da chi, da loro stessi ? “
Ciononostante la maggior parte dei siciliani soverchiò i propri dubbi con abbondante credito di fiducia concesso a Musumeci.
Ed invece non sembra che il Presidente abbia tirato dritto sulla scia del cambiamento.
Chi per decenni ha contrastato culturalmente (e non solo) il cuffarismo, il lombardismo, rinunciando per serietà e lungamente al canto delle relative sirene, vide nell’elezione di Musumeci la tanto agognata opportunità di un riscatto etico e morale, di cui però ad oggi ahimè non v’è traccia.
Musumeci ed i suoi colonnelli catanesi, palermitani, agrigentini etc. hanno dato,
a mio giudizio (ma assai condiviso), una pessima prova di se stessi e se di cambiamento non v’è traccia, la responsabilità è da ricercare in loro stessi piuttosto che nei loro alleati di cui comunque si è sempre diffidato.
Nessuna traccia di rinnovamento è rintracciabile nell’operato dei parlamentari del Presidente, dei suoi più stretti collaboratori, piuttosto essi hanno dato prova di scarsa sensibilità politica, di assolutismo e tracotanza, come spesso fa chi ottiene il potere non avendone mai avuto.
Gli uomini del presidente si sono rivelati tra i più sordi di tutta la scena parlamentare siciliana e, ancorché anagraficamente giovani, sono risultati più vecchi dei loro “vecchi alleati” con cui, obtorto collo, hanno dovuto condividere la campagna elettorale di quattro anni fa.
Ma di quali disertori parla il presidente?
Se diserzione c’è stata, Musumeci farebbe bene a cercarla introspettivamente.
L’immagine appare invece, e lo dico con rispetto, quella di un pugile suonato, estraneo ed insensibile all’amarezza della Sicilia e dei Siciliani, sopratutto di quelli che gli hanno dato fiducia, al quale non resta altro che abbracciare l’avversario in attesa del suono liberatorio del gong.
Peccato che alla fine dell’incontro assieme ai tifosi dell’ultima ora, mancheranno anche quelli di sempre.
Conpermesso.
Rivoluzione? Con questa testa e cultura ? Siamo nell’iperspazio……….
È parere che le giunte si azzerano solo se si governa male. È stato eletto un componente della maggioranza. Avanti con questa maggioranza.
La politica ancora una volta ha dimostrato la sua pochezza e i politici la propria inutilità, a fronte di queste pagliacciate un presidente della Regione dovrebbe dimettersi e mandare tutti a casa però questo avviene in un paese serio.
Prende la palla e scappa come i bambini!!!
Dimettersi no???
Presidente perché non denuncia le richieste irricevibili???
E poi per “ questioni igieniche” tiene lontano alcuni suoi colleghi deputati che hanno contribuito alla sua elezione, che vuol dire che i suoi colleghi hanno i pidocchi o la rogna? Controlli prima quelli che le stanno moooooolto vicino!
Si deve solo vergognare e dimettersi!!!
Nello Musumeci dovrebbe sostituire Cordaro, Scilla ed Armao perché si sono rivelati assessori inconcludenti e privi di idee.
invece lui………………………………
dica la verità, ha chiesto cortesie che non le hanno fatto, vero? Ahahahahah!!!
Una amministrazione rassegnata alla demagogia paesana della tenuta Ambelia per l’allevamento di stalloni e asini panteschi. Una politica fondata sulla conservazione degli antichi, torbidi privilegi feudali. Differente e distante dai cittadini, dove Governo e Parlamento appaiono come una visione astratta, mutevole, fredda, burocratica.
Il bambino si è arrabbiato, non capisco di cosa ci si stupisce. Lo sanno tutti che, quando è nato, musumeci voleva fare il presidente della regione, due volte è stato trombato, la terza lo hanno accontentato.
Ora ne subiamo le conseguenze, con lui che pesta i piedi quando non lo accontentano. Con la bella figura che avremmo fatto se davvero andava a Roma per eleggere il presidente della repubblica.
E tranquilli che non si dimette…..figuriamoci, tanto lo sanno tutti che non verrà candidato. Forse si ricandida lui per prendere lo 0,000000005%
Nullo ma davvero ti vuoi ridurre a ste malecumparse? Ma statti muto che à meglio!
“È la prima volta che un presidente della Regione riceve meno voti di un candidato dell’opposizione”. Appunto. E sta a certificare che Musumeci ha visto giusto. Da ciò la filippica per stanare i cecchini dell’ultima ora. Sparare da dietro il muretto è solo e soltanto un linguaggio mafiotico che va cancellato una volta per tutte da ogni assemblea di eletti: da quella condominiale a quella aulica che elegge il Presidente della repubblica.