Cimino chiede un congresso |"Azzerare le cariche" - Live Sicilia

Cimino chiede un congresso |”Azzerare le cariche”

Il deputato arancione chiede che si apra una discussione nel partito alla luce del risultato elettorale. E intanto, Lombardo insiste sulla necessità di dar vita un unico soggetto sicilianista che riunisca Partito dei siciliani, Grande Sud e Nuovo Polo

Michele Cimino

PALERMO- Dopo le dimissioni rassegnate domenica da Giovanni Pistorio, che ha lasciato la carica di segretario regionale del Pds-Mpa, anche in Grande Sud si comincia a parlare di azzeramento delle cariche. A farsi promotore di questa istanza è Michele Cimino, storico braccio destro di Gianfranco Micciché, che ne ha parlato durante un incontro tenutosi ieri ad Agrigento per analizzare i risultati elettorali.

Cimino auspica che si tenga a breve un congresso all’interno del quale avviare un dibattito, “serio e leale e al tempo stesso critico” sul risultato elettorale. La stagione congressuale, secondo il colonnello miccicheiano, dovrebbe portare alle “dimissioni di tutte le cariche politiche ricoperte nel partito” e all’avvio “di un ritrovato progetto politico portato avanti da una rinnovata classe dirigente”. Obiettivo: dare slancio a una forza politica credibile in Sicilia e fuori dalla Sicilia. Una forza soprattutto che sappia parlare alla gente meglio di quanto non abbiano fatto finora la vecchia guardia, per spiegare ai siciliani la bontà della visione autonomista di Micciché, che secondo Cimino aveva posto la Sicilia e il Meridione al centro del suo discorso, ma quei progetti, lamenta il deputato agrigentino, “non sono stati comunicati in modo convincente”.

Qualcosa di grosso, insomma, si muove nell’area sicilianista che alle ultime regionali si è schierata al fianco di Gianfranco Miccichè. Anche Raffaele Lombardoieri è tornato a farsi sentire dal suo blog, scrivendo che il futuro congresso del PdS ipotizzato domenica a Caltanissetta dovrebbe porsi l’obiettivo della “formazione di un grande partito regionale”, come risultato della recente alleanza tra Mpa, Nuovo polo per la Sicilia e Grande Sud. Un “partito democratico e non leaderistico”, che possa raccogliere il 20% dei consensi ai prossimi appuntamenti elettorali, e che forte di questi numeri rilanci a vantaggio della Sicilia il discorso autonomista.

 

 


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