PALERMO – “Stiamo provando a lasciarci alle spalle pagina buia della città, queste emergenza cimiteriale che, inspiegabilmente, è arrivata a questi livelli“. A dichiararlo è Totò Orlando, assessore ai servizi cimiteriali del comune di Palermo, che è impegnato per dare una degna sepoltura a tutte le bare che sono in attesa, con il numero che va pian piano diminuendo. Quando si insediata la giunta Lagalla le bare in attesa erano più di mille, oggi sono poco più di 700 e guardando le tecnostrutture utilizzate come deposito si nota che il lavoro è stato fatto.
L’assessore Orlando sa che il numero di bare in attesa è ancora troppo elevato: “Abbiamo fatto il lavoro che è sotto gli occhi di tutti, ma non siamo contenti e non lo saremo finché una sola bara sarà in questi depositi. Oggi arriveremo sotto le 700 bare in deposito, stiamo eliminando i capannoni esterni che ci consentono di guardare con ottimismo ai prossimi mesi, ma fin quando non elimineremo l’ultima bara dal deposito non saremo contenti“. I numeri diminuiscono anche grazie alle continue estumulazioni giornaliere e, conseguenti, tumulazioni e inumazioni. Questo è anche possibile a seguito della revoca di circa 300 concessioni scadute, che ha permesso di librare alcuni posti.
L’accelerata alle estumulazioni è dovuta, anche, alla nomina di commissario straordinario del sindaco Lagalla arrivata lo scorso gennaio, con conseguenti opere che saranno messe in piedi grazie ai due i milioni di euro di finanziamento appostato dalla legge finanziaria nazionale, che si aggiungono alle somme, già in parte utilizzate, del così detto contributo Salvini.
L’assessore Orlando non vuole parlare di tempi per risolvere l’emergenza: “Abbiamo perso un impegno con noi stessi e con la città – spiega -. Vogliamo fare presto ma lo vogliamo fare bene, lo vogliamo fare nel rispetto delle norme e soprattutto vogliamo risarcire i familiari e queste salme che da troppo tempo sono accatastate all’esterno sotto il sole cocente e sotto la pioggia“.
Il cimitero dei Rotoli, al momento, non dispone del forno crematorio che è fuori uso, questo ha costretto fino ad oggi i familiari dei defunti a lunghi e costosi viaggi. Il comune di Palermo, nelle scorse settimane, ha trovato l’accordo con il comune di Misterbianco, dove vengono mandate giornalmente 20 salme di quelle a deposito con i costi a carico del Comune di Palermo: “Al momento utilizziamo una convenzione con un forno esterno al comune, c’è in fase di completamento il vecchio per il abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni, a breve lo metteremo in funzione e manderemo in appello il nuovo tempio crematorio. Rispetto alla gestione dell’emergenza – ha concluso l’assessore -, che è la cosa che ci ha visto impegnati maggiormente la struttura commissariale guidata dal sindaco e dal capo di gabinetto, stiamo lavorando alla prospettiva di ampliare i servizi e il cimitero e far sì che questo non succeda più nel futuro“.