E' Toscano il re degli affitti passivi| Oltre un milione alla Bit Invest - Live Sicilia

E’ Toscano il re degli affitti passivi| Oltre un milione alla Bit Invest

Una situazione che contrasta apertamente con la spending review obbligata dalla logica e dal Piano di comunale guidata da Enzo Bianco che, infatti, ha chiesto dove possibile una rimodulazione dei canoni di affitto. PRIMA PUNTATA

le casse del Comune
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CATANIA – Locazioni d’oro a uso e consumo di alcuni, pochi, fortunati. Sono quelle accese dal Comune di Catania negli anni e che oggi gravano sul bilancio comunale come un macigno. Una situazione che contrasta apertamente con la spending review obbligata dalla logica e dal piano di rientro, come ammesso dalla stessa amministrazione comunale guidata da Enzo Bianco che, infatti, ha chiesto dove possibile una rimodulazione dei canoni di affitto.

Scopriamo così che, dei sei milioni e rotti versati per gli affitti nel 2013 – per la precisione 6.353.039 euro – l’amministrazione è riuscita a operare un risparmio di “appena” 446 mila euro. Meglio di nulla si direbbe, ma la percentuale è così bassa da essere quasi impercettibile nel totale di quanto sborsato dal Comune.

In ogni caso, ed è l’assessore al Patrimonio, Giuseppe Girlando, a confermarlo, presto verranno dismessi alcuni affitti – circa 15 per un risparmio annuale di 975.500 – e gli uffici attualmente allocali verranno trasferiti in immobili di proprietà comunale. Come l’ex mercato ittico per la ristrutturazione del quale recentemente, sono state stanziate delle somme. O come il piano terra dell’ex Palazzo di Cemento che, come raccontato da LiveSiciliaCatania in anteprima, dovrebbe ospitare uffici pubblici.

Nell’attesa, abbiamo provato a comprendere chi guadagni – lecitamente, per carità – da cotanti affitti. La polemica innescata dal consigliere comunale Niccolò Notarbartolo sull’immobile di via Manzoni, infatti, potrebbe essere riproposta anche per altri edifici. E per altri proprietari di immobili, singoli o società, che locando all’Ente numerosi stabili, riescono a introitare milioni di euro l’anno. Uno in particolare: la Bit Invest di Toscano, re dei legnami, che incassa la bellezza di 1 milione 178 mila 356 euro.

Tutti uffici comunali per cui Palazzo degli Elefanti spende ogni anno 2.642.724. Insomma, quasi il 50 per cento della spesa totale. I contratti, poi, sono effettuati a lotti, come peril complesso situato nei pressi del Faro Biscari. Qui, il Comune ha acceso 18 differenti locazioni, firmate nel 2005. La più onerosa, ben 331.927 euro, relativa al secondo e terzo piano dell’edificio, che ospitano la Direzione Lavori pubblici. O i piani secondo, terzo e quarto di via Pulvirenti – contratto stipulato nel 1997 – per cui il Comune paga 139.509 euro l’anno. Quella per la Tesoreria comunale di piazza scammacca, invece, ammonta a 75.014 euro. Somma che Palazzo degli Elefanti sborsa dal 1994.

Cifra, quella incassata dalla Bit Invest, ben al di sotto di quanto il Comune versa alla famiglia Virlinzi: 365.599 euro in totale. Di questi è l’affitto del palazzo di via Biondi, sede dell’assessorato all’Urbanistica, a pesare di più. Ben 258.634 euro.

 

 

 


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