PALERMO – “Il giorno dopo il voto la città sarà ripulita da ogni forma di propaganda. Saranno gli stessi candidati a provvedere alla rimozione dei manifesti”. E’ quanto aveva assicurato, lo scorso 19 ottobre a Livesicilia, l’assessore comunale alla Partecipazione, Giusto Catania, in occasione delle elezioni per la Consulta delle Culture. Eppure a circa venti giorni dal voto i manifesti continuano a ‘dimorare’ su palazzi, pali e pareti a ridosso delle attività commerciali del centro città, sottolineando il malcostume dei candidati a qualsiasi consultazione elettorale. Da piazza Castelnuovo ai portici di via Ruggero Settimo, passando per via Cavour e via Maqueda, i manifesti elettorali dei candidati al Parlamentino degli stranieri del Comune di Palermo sono ancora presenti in bella vista.
“Abbiamo chiesto formalmente all’ufficio affissione del Comune di intervenire e molti manifesti sono già stati tolti – fa sapere l’assessore Catania -. Il lavoro sarà completato nei prossimi giorni”. E sulla promessa mancata dei candidati che, in occasione dell’assemblea in Consiglio comunale qualche settimana fa, avevano assicurato la rimozione in prima persona di tutti i manifesti presenti, Catania ribatte: “Credo che il ritardo sia stato dovuto all’euforia e all’esaltazione post elezione. Ho comunque richiamato e sollecitato personalmente i candidati e molti di loro hanno effettivamente rimosso le forme di propaganda con le proprie mani. Evidentemente non tutti hanno mostrato la stessa sensibilità. Il decoro urbano è uno dei temi caldi e urgenti di questa amministrazione, anche se non credo che il vero problema siano pochi manifesti abusivi rimasti in città”.
scusate, ma se gia’ c’è un servizio preposto ad espletare questo servizio, l’Assssore Catania non poteva il giorno successivo incaricare e scrivere per competenza all’Ufficio affissione di togliere i manifesti abusivi? no adesso dopo quasi un mese si accorge che la Città presenta in alcune zone affissione abusiva, non solo incaricava i candidati a toglierli personalmente, è se si trattava invece di politici nazionali del nostro paese lo avrebbe pure ordinato a farlo?
Siamo sempre alle solite!
Quello che l’assessore dice è Giusto… a Catania…
Se già se ne fregavano i nostri politici locali di rimuovere i manifesti, immaginiamo gli stranieri eletti, che ormai si sentono i nostri padroni. Il sig. Giusto Catania, con la scusa del sociale non ha capito che questi signori, prima entreranno in sordina a casa nostra facendo la parte degli amici e poi ci butteranno fuori.
I cittadini Palermitani se sbagliano pagano, invece gli immigrati i rom ecc rimangono impuniti. La prova lo è l’ex asilo nido di via XXVII Maggio dove i ROM non solo l’hanno devastato, delinquono con il furto dell’energia elettrica, con l’allaccio abusivo alla rete idrica, con la modifica della struttura rendendola inagibile, demolendo veicoli all’interno dell’asilo, bruciando rifiuti e cosi via. I cittadini del quartiere aspettano ancora le promesse dell’Assessore Giusto Catania fatte a ditelo RGS varie volte. Ora abbiamo capito perché i ROM a Palermo sono intoccabili e sono autorizzati a delinquere. Ecco perché nessuno perseguirà chi ha commesso reato in queste ultime elezioni della Consulta delle culture. Forse è giunto il momento che i cittadini Palermitani scendono in piazza per far valere i propri diritti di cittadini e di contribuenti.
Il sig. Giusto Catania, assessore alla Partecipazione e Migrazione, sta facendo un buon lavoro partecipando all’ingresso indiscriminato di extracomunitari a Palermo e favorendo la migrazione dei palermitani all’estero. In tutto questo ci sarà un disegno ben preciso, sicuramente non quello di aiutare i palermitani.