Contrabbando di carburante, 4 ordinanze e società sotto sequestro - Live Sicilia

Contrabbando di carburante, 4 ordinanze e società sotto sequestro

L'operazione della guardia di finanza a Gela
NEL NISSENO
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GELA (CALTANISSETTA) – I militari del gruppo di Gela della Guardia di Finanza e personale appartenente al gruppo operativo regionale antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli stanno eseguendo un’ordinanza di misure cautelari personali, emessa dal Gip di Gela, nei confronti di 4 persone accusate, insieme ad altre 9, di aver costituito “un’associazione a delinquere, con base operativa a Gela e ramificata su tutto il territorio isolano, finalizzata al contrabbando e alla miscelazione abusiva di prodotti energetici”. I militari stanno eseguendo anche il sequestro preventivo diretto di tre società di Misterbianco (CT), Augusta (SR) e Gela (CL). I dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa prevista per le ore 11 in Procura a Gela.

Tredici indagati

Sono accusati, in 13, di avere frodato il fisco miscelando carburanti e prodotti energetici vari a Gela, Augusta e a Misterbianco. La guardia di finanza, in un’operazione congiunta con l’agenzia delle dogane e dei monopoli, ha eseguito stamani quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei responsabili di tre aziende siciliane che sono state sottoposte a sequestro. I restanti 9 presunti complici sono stati denunciati. Per gli indagati l’accusa, a vario titolo, è di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando e alla miscelazione abusiva di prodotti energetici. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di Gela su richiesta del procuratore, Fernando Asaro, che ha coordinato il lavoro investigativo delle “fiamme gialle”. I particolari dell’operazione, denominata “acqua ragia” saranno resi noti in una conferenza stampa, in procura.

Tre persone sono ai domiciliari e una ha l’obbligo di presentazione alla P.G. e obbligo di dimora. I 13 indagati, tra imprenditori, dipendenti delle società o fidati auto-trasportatori, con base operativa in Sicilia e collegamenti esteri sia in Slovenia che in Croazia, hanno messo – dice l’accusa – “in atto un collaudato meccanismo di frode, tanto semplice quanto redditizio, che ha permesso rapidi guadagni in tempi relativamente brevi a danno della parte commerciale sana del settore, nonché degli automobilisti in genere”. Il provvedimento odierno deriva da un’indagine avviata nell’estate 2018, quando furono sequestrate cinque autocisterne utilizzate per trasportare il prodotto miscelato presso distributori compiacenti, un intero deposito di carburanti nella zona di Contrada Manfria a Gela (CL), nonché 111.000 litri di prodotto petrolifero adulterato. Contestualmente vennero arrestate 4 persone, 3 di coloro per i quali oggi viene eseguita la misura cautelare personale, tutti responsabili di miscelazione abusiva di gasolio con diluenti impiegati ordinariamente nella produzione di vernice e che, alla luce del risultato dagli esami chimici effettuati dal laboratorio mobile dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, risultarono essere un additivo simil-solvente denominato “Platformat”. (ANSA).


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