ROMA- Salgono i contagi per coronavirus in Italia: sono 412 i nuovi casi registrati in un giorno, secondo i dati del ministero della Salute, mentre ieri erano stati 259. Complessivamente sono 251.237 le persone che hanno contratto il virus. In lieve aumento il numero delle vittime: 6 in più che portano il totale a 35.215, mentre lunedì l’incremento era di 4. Solo 2 le regioni senza nuovi casi – Valle d’Aosta e Molise – mentre i maggiori incrementi si registrano in Sicilia(+89), Lombardia (+68) e Veneto (+65).
I migranti positivi
Sul dato siciliano, verosimilmente, pesano i numeri delle persone migranti. “Ho appena appreso dai sanitari dell’Asp di Ragusa che a Pozzallo altri 64 migranti ospiti dell’hotspot sono risultati positivi al Coronavirus. Tutto questo in un solo giorno! Spero che adesso si capisca perché da mesi parliamo della necessità di un protocollo sanitario e di pesanti sottovalutazioni da parte di Roma”. Lo rende noto l’assessore alla Salute della Regione Sicilia, Ruggero Razza.
Sono 89 i nuovi casi di Covid19 in Sicilia nelle ultime 24 ore. Su questi 71 sono migranti, e 64 riguardano le verifiche di un solo sbarco a Pozzallo. I siciliani sono 18. I positivi a Catania, Palermo, Siracusa e Ragusa. Si tratta dei dati comunicati dal sistema regionale alla Protezione Civile e resi noti attraverso la scheda report quotidiana del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità. Nel dettaglio sul fronte dei ricoveri salgono a 50 i ricoveri e fra questi 44 si trovano in ospedale con un incremento di 5 ricoverati in più mentre restano 6 quelli in terapia intensiva. Sono ad oggi 488 le persone in isolamento domiciliare mentre salgono a 538 gli attuali positivi al Covid-19 nell’isola. Sono 3.574 le persone che fino ad oggi hanno avuto diagnosticato il contagio in Sicilia. Mentre il numero dei decessi resta a 284. I tamponi effettuati da ieri ad oggi sono stati 2.860 e 299.393 quelli eseguiti in totale dall’inizio dell’emergenza.
I casi a Pozzallo e l’Esercito
Arriverà l’Esercito a presidiare l’hotspot di Pozzallo (Rg). Lo ha preannunciato il prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza, al sindaco Roberto Ammatuna, preoccupato per l’aumento dei casi di Covid-19 tra i migranti ospiti nella struttura, che sono saliti a 73. I militari arriveranno lunedì prossimo.
Saranno 90 i militari che vigileranno l’hotspot dove in una parte del padiglione ci sono 73 migranti in quarantena perché risultati positivi al tampone. Cresce la preoccupazione delle autorità cittadine e sanitarie per le fughe dei migranti dal centro. Ieri tra i 15 che hanno lasciato la struttura ci sono due positivi di cui una donna in stato di gravidanza.
Ricoverato siciliano rientrato dal Belgio
Due casi di Coronavirus sono stati registrati fra Agrigento e Santa Elisabetta. Nella città dei Templi ha dato esito positivo il tampone effettuato da un giovane che è rientrato da una vacanza a Malta. Il ragazzo è asintomatico. E’ stato invece ricoverato nel reparto malattie infettive dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta l’emigrato, residente in Belgio, che è rientrato a Santa Elisabetta (Ag) per le vacanze estive. “Ha una sintomatologia seria, il che preoccupa tutti noi”, ha detto il sindaco Mimmo Gueli.
Caso sospetto a Portopalo
Chiusura del Municipio a Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano, per un sospetto caso di Covid19 di un dipendente del Comune. Lo ha disposto il sindaco, Gaetano Montoneri. L’impiegato è stato sottoposto al tampone e l’amministrazione, in via precauzionale, ha deciso di provvedere alla sanificazione dei locali. Si attende l’esito del test sul dipendente, che si trova in isolamento. E il sindaco di Augusta Cettina Di Pietro ha reso noto che sono saliti a cinque i casi di contagiati da Covid 19 nel territorio comunale. “Non mi stancherò mai di raccomandare prudenza e attenzione per le regole che ci siamo dati a prevenzione della diffusione del contagio – ha detto il sindaco – Nessuna giornata o serata di festa può giustificare il rischio di un pericolo così grande”.
Il piano del Ministero
Quattro scenari e una check list per affrontare l’eventuale aumento di casi in autunno in sicurezza. Il ministero della Salute e l’Iss hanno messo a punto un piano, pubblicato sul sito della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, diffuso con una circolare alle Regioni, agli altri ministeri e a diverse istituzioni, per “supportare la verifica, e se necessario il rafforzamento, dello stato di preparazione dei sistemi sanitari nelle Regioni/PPAA.Il piano ruota attorno all’organizzazione delle strutture sanitarie, ai posti letto, agli accessi in ospedale fino alla medicina del territorio.
Nel documento sono elencati quattro diversi possibili scenari per l’epidemia in corso, da una “Situazione di trasmissione localizzata (focolai) sostanzialmente invariata rispetto ad oggi”, a una “Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario, a una “Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario, fino ad arrivare a una “Situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario, con valori di Rt regionali sistematicamente e significativamente maggiori di 1.5 nel suo intervallo di confidenza inferiore per periodi lunghi (almeno 1 mese). Per ogni scenario sono previste diverse azioni, che ad esempio per quello più pessimista possono arrivare al “trasferimento interregionale dei pazienti” e all'”adattamento a scopo di ricovero di strutture che in ordinario non sono adibite a tale utilizzo”. Il piano contiene anche una ‘checklist’ per le regioni, “per valutare il livello di preparazione dei sistemi sanitari nelle Regioni/PPAA al fine di poter fronteggiare in modo ottimale un eventuale aumento nel numero di nuove infezioni”. I requisiti richiesti riguardano tutti gli aspetti dell’assistenza sanitaria, dalla rete ospedaliera, che ad esempio dovrebbe avere percorsi dedicati nei Pronto Soccorso per i casi sospetti, alla medicina territoriale, con indicazioni ad esempio per le Rsa, che dovrebbero avere un “Sistema di sorveglianza e monitoraggio epidemiologico e clinico istituito e operativo che consenta l’identificazione precoce di casi sospetti di COVID-19 tra i residenti e gli operatori all’interno di ogni struttura e tempestivo trasferimento presso strutture ospedaliere o alberghiere destinate a soggetti positivi”. (ANSA).